Giovani+sportivi+malati+di+tumore%3A+scoperto+cos%C3%AC+traffico+di+anabolizzanti.+A+Milano+il+deposito+con+oltre+2mila+confezioni+%7C+VIDEO
milanocityrumorsit
/cronaca/giovani-sportivi-malati-di-tumore-scoperto-cosi-traffico-di-anabolizzanti-a-milano-il-deposito-con-oltre-2mila-confezioni.html/amp/
Cronaca

Giovani sportivi malati di tumore: scoperto così traffico di anabolizzanti. A Milano il deposito con oltre 2mila confezioni | VIDEO

Giovani sportivi malati di tumore a causa dell’uso di anabolizzanti. Scoperto così il traffico illecito delle sostanze dal Nas di Trento tra Roma, Milano e Bolzano. Sette arresti: principale indagato un personal trainer

I militari del Nas di Trento hanno eseguito tra Milano, Bolzano e Roma ben 7 ordinanze di custodia cautelare. Tutti gli indagati sono accusati di traffico di sostanze anabolizzanti. Delle 7 ordinanze: 2 in carcere e uno ai domiciliari sono state eseguite a Roma, mentre a Milano 3 persone sono finite in carcere e una, sempre in carcere, a Bolzano.

Giovani sportivi malati di tumore, scoperto così traffico di anabolizzanti. Sette arresti (milano.cityrumors.it)

Tra i sette, il principale indagato  è un bodybuilder e personal trainer di una palestra altoatesina frequentata dai giovani sportivi. Ed è proprio dalle condizioni di salute di questi giovani bodybuilder che è scaturito, successivamente, l’inchiesta del Nas.

Il personal trainer di anabolizzanti

L’indagine del Nas è partita da Bolzano a seguito della scoperta che alcuni giovani sportivi, soprattutto bodybuilder, affetti da particolari tumori collegati all’uso di sostanze anabolizzanti. Da qui, sono partite circa una ventina di perquisizioni in tutta Italia e, dalle indagini è emerso che il principale indagato, tra i sette raggiunti da custodia cautelare (tra cui anche una donna) era un bodybuilder e personal trainer di una palestra altoatesina frequentata proprio dai giovani.

Giovani sportivi malati di tumore, scoperto così traffico di anabolizzanti. Sette arresti (milano.cityrumors.it)

Il pt ordinava per i clienti gli anabolizzanti. Questi giungevano come fermo posta presso una grossa catena di spedizioni. Il nome del destinatario e il nome del mittente erano, ovviamente, falsi in modo da evitare il riconoscimento in caso di controllo. Il venditore di Bolzano girava il pacco al cliente che seguiva la consegna in arrivo e si presentava a ritirarlo con la ricevuta sul telefono.

L’uomo, inoltre, aveva anche un collaboratore che l’aiutava nel raccogliere i soldi contanti dai vari clienti. Ora anch’esso è stato denunciato a piede libero in concorso. La principale fonte di approvvigionamento per il Trentino Alto Adige, proveniva dalla Capitale. I militari del Nas negli uffici di spedizioni hanno scoperto una coppia che ogni giorno si recava proprio in quell’ufficio di Roma inviava pacchi in tutta Italia, compreso Bolzano.

LEGGI ANCHE: >>> Violenze sulle donne: il 66% teme di essere aggredita. Spunta anche la paura nei giovani uomini

LEGGI ANCHE: >>> Roberta Guaineri, i funerali a Sant’Ambrogio: l’ultimo saluto della città

Il maxi deposito a Milano

Durante una perquisizione dei militari del Nas è stato scoperto a Milano un mega deposito con più di 2mila confezioni di anabolizzanti per un valore di vendita pari a 100mila euro. Da qui sono seguite circa una ventina di perquisizioni in tutta Italia.

Inoltre, poiché alcuni pacchi diretti a Bolzano non erano giunti a destinazione, in quanto sequestrati dai militari, si è successivamente scoperto che le spedizioni verso Bolzano iniziavano a provenire da Milano. Il capoluogo lombardo divenne così la nuova fonte di approvvigionamento del personal trainer.

Così le spedizione da Roma si sono spostate, nel tempo, a Milano coinvolgendo anche una terza persona, poi denunciato in concorso. I Nas, dopo aver studiato i flussi dei pacchi, sono riusciti a individuare il coordinatore principale e suoi due collaboratori. Il numero di pacchi inviati da ogni  centro spedizioni in un mese si aggirava sui 250 per un ritorno economico mensile stimato tra i 55mila e i 65mila euro.