Almeno 11 i colpi messi a segno tra Monza, Milano e Varese, dalla banda delle supercar. Arrestati i componenti: tre ladri, tutti uomini cittadini italiani, considerati l’incubo dei concessionari
Auto super sportive, macchine extra lusso, potenti e costosissime. L’obiettivo dei ladri erano loro e tra le province di Milano, Monza e Varese avrebbero colpito almeno undici volte. Ora i tre criminali sono stati arrestati dai carabinieri di Desio in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Busto Arsizio.
Le manette per la banda delle supercar sono scattate al termine di una cavillosa e accurata indagine condotta dai carabinieri della compagnia di Desio. Tutti e tre i criminali sono accusati di furto aggravato e ricettazione.
La banda delle supercar
Il blitz dei militari dell’Arma dei carabinieri della compagnia di Desio è scattato mercoledì 7 marzo alle prime ore dell’alba quando i carabinieri hanno fermato i ladri in un insediamento in un campo nella zona nord ovest di Milano.
I furti di auto di lusso portati a segno dal gruppo criminale sono almeno 11. Secondo quanto emerso dall’attività investigativa, così come riportato anche da MilanoToday, gli obiettivi della banda erano sia operai incaricati alla manutenzione e al prelievo degli incassi delle slot machine sia concessionarie di autovetture e privati cittadini.
Il modus operandi
I tre ladri, una volta puntate le auto sportive di grossa cilindrata da rubare, entravano in azione. Il primo step era quello di isolare il perimetro della concessionaria da derubare parcheggiando alcuni furgoni e altre auto, anch’esse rubate, nelle vie intorno la concessionaria.
Questo per bloccare le vie di accesso e consentire ai ladri, una volta trafugato il lussuoso bottino, di scappare indisturbati. Giunti davanti il portone d’ingresso dell’obiettivo prescelto, forzavano la serratura e, una volta entrati, accalappiavano i potenti bolidi.
Con le proprie mani rendevano irriconoscibili le supercar applicando targhe clonate su ognuna di essa prima di portarle all’esterno della concessionaria. In alcuni casi, per mettere a segno altre rapine, usavano direttamente le macchine sportive rubate in un precedente colpo, in modo da spostarsi velocemente.
Il business dei furti d’auto in Italia
Il business delle rapine di automobili in Italia, secondo quanto ha spiegato a la Repubblica Massimo Ghenzer, presidente LoJack Italia, è salito nostro Paese. “Lo scorso anno (riferimento al 2022 ndr) 73.465 veicoli sono spariti nel nulla”. Poi, secondo le stime di LoJack Italia: i ladri di automobili agiscono principalmente:
- di notte nel 65% dei casi;
- e nel 90% dei casi quasi sempre nei giorni lavorativi della settimana.
Altra curiosità svelata è che non è vero che a essere rubate sono soprattutto le auto nuove o appena comprate. Le vetture – continua Ghenzer – “mantengono un appeal per i ladri praticamente inalterato nei primi 3-4 anni, per poi iniziare a scendere sensibilmente dal 5 anno in poi”.
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Le regioni italiane più colpite
La maglia nera nelle regioni italiane più a rischio furti d’auto sono:
- Campania (24.000);
- Lazio (15.000);
- Puglia (14.951);
- Sicilia (12.638);
- Lombardia (8.508).
Mentre nelle regioni quali: la Basilicata, Valle D’Aosta, Liguria, Friuli-Venezia Giulia, Marche, Molise, Trentino-Alto Adige e Umbria, si contano meno di 600 casi l’anno. Un consiglio regalato in conclusione dal presidente LoJack Italia per evitare di rimanere vittima di furto d’auto (ma vale anche per le abitazioni) “E’ quello di tutelarsi dotandosi di dispositivi hi-tech in grado di garantire maggiori chance di rilevamento e recupero dell’auto dopo il furto”.