Accompagnato questa mattina su un volo diretto in Italia da Abu Dhabi, Danilo Coppola dovrà scontare 7 anni per bancarotta
Condannato a sette anni di carcere per via del crac di Porta Vittoria, Danilo Coppola questa mattina è partito dall’aeroporto di Abu Dhabi in direzione Italia, dove dovrà scontare la propria pena. Ecco qual è il caso che lo vede al centro.
Imprenditore italiano attivo nell’ambito delle costruzioni e in quello finanziario, Danilo Coppola già nel 2005 era salito agli onori della cronaca per via dello scandalo finanziario di Bancopoli, al termine del quale la Corte di Cassazione l’aveva però assolto. Nei medesimi anni, il suo nome era apparso collegato a doppio filo alla Banda della Magliana, sebbene anche quest’accusa venne smontata. Oggi, però, la condanna è ufficiale: l’accusa è di bancarotta.
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La vicenda di Porta Romana
Fin dai primi anni Duemila, il nome di Danilo Coppola è stato più volte al centro delle cronache. Uno dei fatti più importanti è quello che, il 24 maggio 2016, lo porta ad essere arrestato dalla Guardia di Finanza di Milano per sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte e di bancarotta fraudolenta in relazione all’indagine sulla Porta Vittoria SpA. La società, da lui fondata e gestita, ha portato alla riqualificazione dell’omonimo quartiere di Milano: dopo il suo arresto, però, è fallita su istanza del Banco Popolare, che aveva finanziato il tutto per circa 200 milioni di euro e che aveva contenziosi per centinaia di milioni di euro con diverse società del Gruppo Coppola.
Sono diverse le aziende del Gruppo Coppola che, fallite, hanno generato enormi contenziosi con il fisco italiano. Nel 2010, Danilo Coppola aveva infatti raggiunto un accordo per saldare questo debito: dopo il versamento di 200 milioni di euro, di fatto l’Agenzia delle Entrate ha considerato conclusa questa vicenda.
Lo scorso dicembre, però, Coppola è stato arrestato ad Abu Dhabi e, quando è stato fermato, risultava latitante da più di un anno. Su di lui pensa quindi la condanna a 7 anni per il fallimento di Porta Vittoria, Mib Prim e Gruppo Immobiliare 2004 ed anche un’altra, non ancora passata in giudicato, sempre per una bancarotta legata a Porta Vittoria.
Il nodo dell’estradizione
Dall’8 marzo 2022, Danilo Coppola ha un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dalla Procura della Repubblica di Milano. Il 6 dicembre del 2023, quindi, viene arrestato a Dubai ma, dopo qualche giorno, viene rilasciato poiché il suo fermo in attesa dell’udienza in merito all’estradizione non viene ritenuto necessario. Di fronte alla richiesta di estradizione dell’Italia, poi, gli Emirati Arabi rifiutano ogni proposta, ritenendo Coppola un “perseguitato”. La concessione dell’estradizione arriva quindi oggi: in Italia dovrà scontare una pena residua di 6 anni, 2 mesi e 12 giorni.
Le parole del ministro di Giustizia
Carlo Nordio, ministro della Giustizia, si è espresso in maniera soddisfatta nei confronti dell’accettazione dell’estradizione da parte degli Emirati Arabi. “Vorrei esprimere la mia gratitudine al ministro Al Nuaimi per la intensa collaborazione che abbiamo sviluppato nell’ambito del trattato bilaterale di estradizione: nei prossimi giorni gli parlerò per ringraziarlo personalmente. Questo sviluppo positivo nella cooperazione giudiziaria con gli Emirati Arabi Uniti dimostra che per noi non può esservi nessuna impunità per chi commette crimini in Italia e cerca rifugio all’estero“.