Nella serata di ieri, al termine di una manifestazione pro-Palestina, è risultata danneggiata la statua equestre di Vittorio Emanuele II nella piazza più importante del capoluogo lombardo
A tarda notte, dopo che l’ultimo avamposto dei manifestanti aveva abbandonato la postazione, a seguito dell’imponente manifestazione a sostegno della Global Sumud Flottilla, la statua dedicata a Vittorio Emanuele II, che si erge fiera proprio al centro di piazza Duomo, a Milano, appariva purtroppo completamente deturpata da scritte e macchie di vernice rossa. Sul monumento infatti campeggiano slogan contro la premier Giorgia Meloni e a sostegno della Palestina.
Spontanee oltre che imponenti le manifestazioni di massa che hanno sfilato per le vie più importanti delle maggiori città italiane negli ultimi giorni. La miccia che ha di fatto scatenato la protesta di strada ProPal, a sostegno della popolazione della Palestina e di Gaza in particolare, è stato l’abbordaggio e il conseguente fermo effettuato due notti fa della “Flotilla”, le barche salpate da varie porti dell’Europa cariche di derrate alimentari e aiuti umanitari alla popolazione civile.
Imponenti manifestazioni in tutta Italia
La finalità resta nobilissima, fermare quello che viene considerato oramai da tutti un vero e proprio genocidio della popolazione di Gaza da parte dell’esercito israeliano. Ma forse il metodo potrebbe risultare alla fine poco ortodosso, a partire da quello slogan “blocchiamo tutto” scritto in tutti gli striscioni posti in testa ad ogni corteo che è sfilato in queste ultime ore in quasi tutte le città italiane. La mobilitazione resta comunque davvero imponente e da due giorni la gente manifesta sfilando nelle vie della propria città, di giorno o alla luce artificiale dei lampioni, migliaia di persone di tutte le età gridano la loro indignazione per quello che sta accadendo in Palestina.
La miccia è stata il blocco imposto alle imbarcazioni della Global Sumud Flottilla, salpate da molti porti del mediterraneo e dirette a Gaza cariche di aiuti alimentari, per cercare di portare sollievo a una popolazione martoriata e allo stremo delle forze dai bombardamenti continui dell’esercito israeliano. Uno stop alle navi praticamente scontato, ma che è servito come richiamo per migliaia di persone. Una sorta di tam tam fin troppo rapido e immediato che ha portato così a queste imponenti manifestazioni di massa.
Incidenti e monumenti deturpati
Purtroppo, come accade sempre più spesso quando scendono in piazza migliaia di persone per sfilare per le vie della città, si creano situazioni di tensione tra gli stessi manifestanti e le forze dell’ordine incaricate di incanalare il corteo nella giusta direzione. Anche questa volta piccoli ma violenti scontri si sono registrati in diverse città come Napoli, Torino e Bologna soprattutto. A Milano per fortuna non sono accaduti episodi tanto gravi, anche se aver forzato l’entrata nella stazione Cadorna, giovedì sera, per bloccare treni e metropolitane, poteva risultare un gesto pericoloso, ieri sera però al termine dell’ennesimo corteo che ha sfilato per le vie del centro città, proprio in Piazza Duomo si sono verificati episodi poco edificanti. Al termine del corteo, alcuni attivisti sono saliti sulla statua al centro della piazza rovesciando vernice sui leoni in marmo e sul bassorilievo in bronzo, vernice rossa utilizzata poi per lasciare sul marmo bianco della statua slogan contro il Governo e in particolare contro la Premier Meloni.
Un gesto avvero inqualificabile che ha “macchiato” gravemente una serata che in fondo era scivolata via senza troppi problemi. L’episodio ha suscitato indignazione e preoccupazione per la tutela del patrimonio storico-artistico cittadino, anche perchè purtroppo non è la prima volta che il monumento viene preso di mira. Nel marzo 2023, infatti, gli attivisti di “Ultima Generazione” avevano imbrattato la statua con vernice gialla, causando danni significativi e richiedendo un intervento di pulizia costato quasi 30.000 euro.
