Un 22enne originario del Marocco è stato arrestato con l’accusa di danneggiamento. Le bottigliate sono arrivate alle finestre del Consolato
Tutto è successo in pochi secondi, intorno all’ora di pranzo. Un 22enne marocchino si è prima avvicinato al consolato di Milano tentando di superare tutti, pur senza appuntamento e dopo ha iniziato a scagliare bottiglie contro l’edificio, rompendo una finestra.
Sono stati momenti di panico quelli che hanno vissuto i cittadini e gli addetti ai lavori che oggi, verso l’ora di pranzo, si trovavano nel consolato del Marocco di Milano, in via Martignoni. Dopo essersi sentito dire di no, infatti, il 22enne è andato in escandescenze: ecco come ha reagito.
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Le bottigliate e l’arresto
Il 22enne ha prima tentato di superare tutti, pretendendo di essere ricevuto nonostante l’assenza di un appuntamento a suo nome e poi, quando invitato ad uscire dalla struttura, ha preso delle bottiglie di vetro ed ha iniziato a scagliarle contro l’edificio, arrivando a colpire persino una vetrata. Immediata l’allerta agli agenti di Polizia che, giunti sul posto in breve tempo, hanno messo le manette al 22enne con l’accusa di danneggiamento.
Al momento dell’arresto, il 22enne è apparso in un evidente stato di alterazione e, al momento, gli agenti della Polizia stanno cercando di ricostruire con precisione la dinamica dell’accaduto. Nel frattempo, l’area del Consolato colpita dalle bottigliate è stata messa in sicurezza e fortunatamente nessuno è rimasto ferito.
La zona è pericolosa
In generale, la zona del Consolato del Marocco non è tra le più tranquille di Milano. Già nel 2021, infatti, i residenti del quartiere avevano registrato un video che dimostrava come in quella zona fossero frequenti le risse e i litigi violenti, anche in mezzo alla strada.
A parlarne fu anche l’allora presidente del Municipio 2 Samuele Piscina: “Qui ogni giorno ci sono risse, degrado, spaccio di droga e assembramenti. I residenti dell’intera area lamentano da anni assenza di interventi, nonostante le richieste di collaborazione da parte nostra siano state costanti e numerose: il Municipio 2 ha richiesto al Comune, ad esempio, un presidio fisso della Polizia Locale davanti al Consolato senza mai ottenere risposta“.