Cavo di acciaio a Milano, perché uno dei tre ragazzi esce dal carcere

Il cavo di acciaio posizionato in strada a Milano costa caro a tre ragazzi: il complice 17enne sarà giudicato dalla procura per i minorenni. Il punto sulle indagini. 

Per il terzo complice di 17 anni bisognerà attendere la decisione della Procura per i minorenni di Milano, discorso differente per il 18enne Michele Di Rosa e il 24enne Alex Baiocco. I loro casi saranno oggetto di giudizio immediato.

Cavo di acciaio Milano
Cavo di acciaio a Milano, indagini sulla vicenda: in carcere il 24enne Alex Baiocco (ANSA)

Questo è quanto vorrebbe seguire il pubblico ministero Enrico Pavone. L’intenzione sarebbe infatti quella di procedere con una simile richiesta al giudice per le indagini preliminare, così da evitare ulteriori passaggi (tipo udienza preliminare ndr).

Le novità

Al momento Di Rosa si trova agli arresti domiciliari in seguito all’interrogatorio del gip di Monza Andrea Giudici. Il fermo non è stato convalidato poiché non ci sarebbe alcun pericolo di fuga. Per questa ragione, di conseguenza, è stata disposta la detenzione ai domiciliari.

Cavo di acciaio
Cavo d’acciaio Milano, fermati Baiocco e gli altri due complici. Ipotesi di reato depenalizzata: le novità (ANSA)

Proprio Di Rosa si era costituito lo scorso 6 gennaio, dopo averne parlato con la famiglia, dichiarandosi profondamente pentito per il gesto compiuto. Per Baiocco, invece, l’arresto è invece avvenuto praticamente poco dopo l’accaduto. Il 24enne è stato trovato nella zona di viale Sabotino, a seguire l’arresto e il trasferimento presso il carcere di San Vittore.

Intanto per i tre ragazzi le accuse sono quelle di blocco stradale, reato nuovamente introdotto di recente (2018) per coloro i quali ostacolano vie cittadine mediante diversi oggetti. Una vicenda ancora tutta da chiarire

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Escluso un reato, i motivi

In precedenza il gip Santoro ha escluso le ipotesi di reato, avanzate dal pm (strage e attentato alla sicurezza dei trasporti), passando per un reato più “leggero” come quello del blocco stradale. A suo dire ci sarebbe la mancanza di volontà, da parte dei tre giovani, di commettere una strage e al contempo anche di uccidere persone in transito. Un’azione messa in atto senza comprendere l’effettiva pericolosità del gesto, poi l’arresto da parte delle forze dell’ordine.

Di Rosa esce dal carcere

Michele Di Rosa è fuori dalla casa circondariale e attualmente si trova agli arresti domiciliari. A deciderlo è stato Andrea Giudici, giudice per le indagini preliminari di Monza, al termine di un’attenta valutazione. Il fermo non è stato convalidato poiché, a suo dire, non ci sarebbe il pericolo di fuga: disposti i domiciliari in via cautelare. Proprio Di Rosa si era costituito lo scorso 6 gennaio, ribadendo di essere pentito per quanto compiuto in viale Toscana, a Milano.

Fatto sta che insieme a Di Rosa risultano indagati Alex Baiocco di 24 anni (attualmente in carcere) e il minorenne “Ema“: quest’ultimo è ricoverato nel reparto di Psichiatria all’ospedale Niguarda. Si resta in attesa di conoscere ulteriori dettagli sulle rispettive versioni dei fatti.

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