E’ arrivata la sentenza definitiva per il trapper Mr Rizzu dopo il caso di diffamazione che ha visto come vittima Rebecca Staffelli
E’ stato condannato a risarcire la speaker radiofonica Rebecca Staffelli, figlia dell’inviato di Striscia la Notizia, Valerio Staffelli, a 3 mila euro di risarcimento come provvisionale e a scontare 10 mesi di reclusione.
La sentenza è stata emanata dal Tribunale di Monza nei confronti del 25enne Simone Rizzuto, trapper monzese conosciuto come Mr Rizzus. Il giovane era imputato con l’accusa di diffamazione nei confronti di Rabecca Staffelli a causa di alcune frasi ritenute ingiuriose e sessiste contenute nei versi di un suo brano musicale.
Ieri mattina, martedì 25 giugno, per il trapper è arrivata la condanna nel procedimento con rito abbreviato. Per l’imputato che nel brano “Non ci siamo” cantava “20900 delinquenti, sco****o la figlia di Staffelli”, è arrivata la resa dei conti definitiva: 10 mesi di reclusione, a fronte di 1 anno che il pm aveva richiesto per il 25enne.
Rebecca Staffelli aveva deciso di sporgere denuncia dopo essere stata taggata in un video da uno sconosciuto. La speaker aveva raccontato in un servizio andato in onda nel 2022 proprio per Striscia la Notizia: “Ho fatto regolare denuncia tramite i miei legali con la speranza che la giustizia rimuovesse poi dal web quei video dai toni decisamente minacciosi e che venissero presi i dovuti provvedimenti per la mia tutela“.
Su Instagram, invece, il trapper monzese ha scritto in una storia, dopo la lettura del verdetto del Tribunale: “Prima o poi sconterò tutto insieme alle mie cose vecchie perché sono pieno di denunce e di processi. Ma va bene così, mi assumo le mie responsabilità. Purtroppo ho anche quattro segnalazioni con la sorveglianza, non è una bella situazione. Grazie a chiunque mi stia vicino”.
Per MonzaToday il trapper Mr Rizzu ha commentato, dopo la condanna: “In merito alla vicenda con Rebecca Staffelli, sono dispiaciuto se le mie parole possono averla offesa in qualsiasi maniera ma è stata una rima fatta in maniera goliardica”.
E ancora: “Sono assolutamente contro la violenza sulle donne, non è una cosa che mi appartiene, tanto da non aver mai avuto precedenti riguardo reati contro le donne. Credo anche che la suddetta abbia utilizzato questa vicenda, data la rabbia nei miei confronti, per farmi passare come un mostro, quando le donne che sono a fianco a me ogni giorno sono sempre state trattate con rispetto”.
“Questo odio gratuito nei miei confronti dopo aver fatto una battuta in un testo di una canzone, mi fa pensare a quanto in Italia stiamo ancora indietro e quanto il potere che hanno persone più grosse di te possa influire sulla tua intera vita. Anche io dopo questi articoli che ho letto, ho ricevuto minacce da persone molto strette alla vittima e mi sono sentito messo all’angolo a causa del mio essere “meno famoso” e di conseguenza, non poter aver neanche avuto l’opportunità di affrontare un processo in tranquillità e senza pressioni sociali”.
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Lo scorso luglio 2023 per il trapper era scattata anche la sorveglianza speciale. A decidere, all’epoca, era stato il tribunale di Milano in seguito a delle minacce fatte all’inviato di Striscia la notizia, Valerio Staffelli e a sua figlia Rebecca dal 25enne. Il provvedimento era stato poi applicato dalla questura di Monza, città dove l’artista risiede, per i suoi comportamenti “antisociali e pregiudizievoli per la sicurezza e la tranquillità pubblica, incluse le minacce e le condotte denigratorie e persecutorie” nei confronti di Valerio Staffelli e della figlia Rebecca.
Ma non è il primo caso che vede protagonista Mr Rizzus. Ancor prima, il trapper si era scagliato anche contro un altro inviato del tg satirico, Vittorio Brumotti a causa di un servizio sullo spaccio nel centro di Monza. Secondo il provvedimento dell’epoca, Simone Rizzuto, allora 17enne, era stato già condannato a 9 mesi per aver perseguitato l’ex fidanzata.
Mr Rizzus aveva inoltre aggredito, malmenato e rapinato un uomo straniero, fino ad arrivare a frantumargli il femore. Per questo reato era stato condannato ad altri 2 anni e 4 mesi di carcere.