Berlusconi, l’ex Premier è morto nel giugno scorso ma il suo ricordo è ancora vivo. La famiglia sta lavorando a un museo: i dettagli.
Il sorriso, l’empatia e l’eleganza. Tre qualità che Silvio Berlusconi conosceva molto bene e hanno fatto di lui uno degli uomini più potenti d’Italia e riconosciuto in Europa. Anche tanto esposto a livello giudiziario, ma la sua vita a due facce ha sempre creato divisioni e conflitti.
Nonostante questo è rimasto sempre e comunque sulla cresta dell’onda. Fino alla fine dei suoi giorni, nel giugno 2023 quando ha detto basta in seguito a causa di una leucemia mielomonocitica cronica. Una malattia che lo ha sfibrato soltanto nell’ultimo periodo: prima non solo era sempre presente, ma sapeva essere sempre lo stesso.
L’outsider in grado di sparigliare le carte, in politica e in economia. Compreso lo sport. Una persona a tutto tondo il cui ricordo è ancora forte, non solo per quello che ha fatto, ma anche e soprattutto per ciò che avrebbe potuto fare. Una volontà l’ha lasciata detta chiaramente: intende essere ricordato, più di quanto non sia già stato fatto.
Per questo la famiglia pensa a un museo. L’ubicazione è chiara: Villa San Marino, ad Arcore, uno dei pochi immobili rimasto alla famiglia Berlusconi che sembrerebbe essere decisa a vendere tutto per rientrare di qualche pendenza. Cessioni che però non riguardano quella che era l’ex residenza primaria del Cavaliere.
Insieme a Palazzo Grazioli quando si trovava a Roma. Quelle mura hanno visto la storia d’Italia in ambito politico, sportivo e sociale. Per questo diventeranno un museo. La famiglia è già al lavoro: ci sarebbero due comitati pronti ad accogliere il progetto. Uno fatto dalla famiglia e dagli amici, fra cui Letta e Confalonieri, l’altro costituito da scienziati e personalità di primo piano.
Compreso lo storico Giordano Bruno Guerri. La casa – riporta Il Messaggero – sarà a immagine e somiglianza del Cavaliere. Dal contratto con gli italiani, riprodotto fedelmente in una copia, alle canzoni che hanno fatto la storia, poi foto dello sport, cimeli di ogni tipo e molto altro. Anche Marta Fascina avrà un ruolo di primo piano in questa “operazione nostalgia”.
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Verranno, infatti, riprodotti all’interno della residenza museo i discorsi più celebri di Berlusconi e Marta Fascina sarà il riferimento – almeno inizialmente – per chi vorrà afferire a tutto questo archivio. “Menomale che Silvio c’era”, potrebbe affermare una famosa canzone che lo riguarda. Il museo serve a ricordarlo, qualora qualcuno avesse dimenticato. Villa San Marino tornerà a vivere e, quindi, nuovamente al centro delle cronache.