Condannata all’ergastolo per l’uccisione della figlia Diana, Alessia Pifferi ha iniziato lo sciopero della fame: la preoccupazione dell’avvocato
Accusata dell’uccisione della piccola Diana nel luglio del 2022, Alessia Pifferi è stata condannata dalla Corte d’Assise di Milano all’ergastolo, mentre è stata esclusa l’aggravante della premeditazione. Da otto giorni si trova quindi presso la sezione femminile del carcere di San Vittore dove, proprio in queste ultime ore, la Pifferi ha preso una decisione importante: non mangerà più.
Preoccupata l’avvocatessa di Alessia Pifferi, la dottoressa Alessia Pontepani: “Sta malissimo, è distrutta” avrebbe detto in merito alla sua assistita, aggiungendo che non fa altro che piangere. Secondo le parole della legale della Pifferi, inoltre, già precedentemente la donna avrebbe espresso il desiderio di “spegnersi” così com’è successo a sua figlia. Ecco quindi la decisione dello sciopero della fame e gli esiti della perizia psichiatrica.
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Gran parte del processo e della difesa di Alessia Pifferi si è basata sulla perizia psichiatrica e, soprattutto, sull’ipotesi del grave deficit cognitivo sostenuta del team legale della donna. L’avvocata Alessia Pontepani e le psicologhe del carcere di San Vittore, al momento indagate anche loro per favoreggiamento e falso, avrebbero quindi anche commissionato e svolto dei test finalizzati proprio a comprovare questo deficit.
Tutto ciò, però, è stato ribaltato dalla perizia psichiatrica superpartes richiesta dalla Corte d’Assise, durante la quale gli esperti hanno confermato che, al momento dei fatti, la Pifferi fosse completamente in grado di intendere e di volere. Al momento, però, Alessia Pifferi sembra versare in condizioni psicologiche non confortanti e a confermarlo è lo sciopero della fame che ha iniziato da poche ore. Nel frattempo, la sua avvocata ha annunciato che ricorrerà in appello: durante il processo di secondo grado di giudizio, potrà discutere nuovamente la perizia psichiatrica.
Se durante la lettura della sentenza della Corte d’Assise Alessia Pifferi è rimasta del tutto impassibile, la sorella Viviana invece si è lasciata andare a un sospiro quasi di sollievo. ““Per me non ha mai avuto attenuanti, non è mai stata matta o con problemi psicologici” ha poi aggiunto, andando quindi a confermare quanto sostenuto dalla perizia superpartes voluta dalla Corte.
Mamma e sorella, poi, hanno voluto respingere le accuse di chi le crede in qualche modo colpevoli di non aver sottratto la piccola Diana dalle mani di Alessia Pifferi: “Io ho fatto di tutto e di più, ho l’animo in pace anche se é arrabbiato. Alessia era gelosa della bambina e non gliela potevi toccare” ha riferito Maria Alessandri a LaPresse, aggiungendo che però, se si fosse accorta della gravità della situazione o avesse preannunciato quanto poi sarebbe accaduto, avrebbe portato via Diana da quella casa anche con la forza.