L’avvocato Alessia Pontenani, legale di Alessia Pifferi, la donna accusata di aver lasciato morire di stenti la figlia Diana, parla della clamorosa proposta di matrimonio ricevuta in carcere dalla donna
I fatti. Alessia Pifferi, la donna condannata all’ergastolo per la morte della figlia Diana, stroncata nel suo lettino dagli stenti dopo che la madre l’aveva abbandonata per alcuni giorni per trascorrere un week-end romantico con il suo amante, ha ricevuto una proposta di matrimonio.
Una lettera recapitata in carcere proprio nel giorno del suo compleanno, ad agosto.
Alessia Pifferi, la proposta di matrimonio
Il contenuto della lettera al momento è oggetto di indagine. Ma in modo chiaro, tra le righe scritte a mano si legge… “hai fatto bene a uccidere tua figlia” e ancora “mi sono innamorato di te quando ho saputo di questo fatto che mi ha provocato una goduria immensa”. Il tutto si chiude con una proposta di matrominio. “Vuoi sposarmi?”
Domanda alla quale la Pifferi risponde con un entusiastico: “Sì”.
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Sembrerebbe tutto folle e sconcertante ma è estremamente reale. E gli inquirenti stanno in questo momento cercando di risalire all’identità dell’uomo che ha scritto una cosa tanto aberrante profilando quanto meno l’accusa di stalking.
Alessia Pifferi parla l’avvocato Pontenani
Intervenendo in diretta insieme al giornalista Gianluigi Nuzzi di Quarto Grado che nel corso della sua ultima trasmissione, venerdì, aveva portato alla luce la notizia di questa proposta di matrimonio, l’avvocato della donna condannata all’ergastolo, Alessia Pontenani, è stata molto chiara: “Accade spesso che nascano rapporti tra persone recluse e persone all’esterno del carcere. Ma qui la cosa grave, sulla quale riflettere, sono le motivazioni. Alessia Pifferi è una donna del tutto inconsapevole del suo stato d’animo, si innamorerebbe anche di un tronco di un albero ed è pronta a sposare chiunque gli dia attenzione”.
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L’avvocato ribadisce i suoi dubbi sulle capacità di intendere e volere della sua assistita: “La Pifferi riceve la lettera da uno sconosciuto, non conosce assolutamente questa persona, non sa chi sia il suo interlocutore. Tant’è che si descrive e gli chiede una sua foto. Il fatto che sia pronta a prendere in matrimonio un uomo da prendere a scatola chiusa si occupi di lei la dice lunga…”
Avvocato Pontenani, il legale di Alessia Pifferi: “Donna pericolosa…”
L’avvocato Pontenani chiede una rivalutazione della donna: “Don Agostino l’ha descritta in modo perfetto e ha tratteggiato di lei un ritratto perfetto: Diana è morta perché quella bambina è sempre stata sola, abbandonata da una donna che come unica preoccupazione aveva solo e soltanto se stessa. Alessia Pifferi è una donna pericolosa, per se stessa e per gli altri”.
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Più secco il giudizio di Gianluigi Nuzzi: “Rispetto l’avvocato che giustamente fa il suo lavoro e sta cercando di ottenere una rivalutazione psichiatrica di Alessia Pifferi in vista del processo d’appello. Però la penso diversamente. Alessia Pifferi è una criminale, una donna che emotivamente è in grado di pensare egoisticamente solo e soltanto a se stessa. E questa lettera né è la dimostrazione”.
Pesantissimo il giudizio della sorella di Alessia Pifferi, Viviana: “Ci si sorprende… ma di cosa? Questa della proposta di martrimonio non è una novità, faceva la stessa cosa con qualsiasi estraneo anche nella vita, prima di questa tragedia. Mia sorella è una criminale…”
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Ancora l’avvocato Pontenani: “Io non metto in dubbio la capacità o incapacità di intendere e volere della Pifferi. Io dico che deve essere rivalutata la sua pericolosità sociale. E in questi tre anni di carcere non è certo migliorata, anche se ora ha una compagna di cella con la quale spero si trovi bene. Il carcere è rieducazione, ma qui parliamo di una donna da curare”.
Visita in carcere
Alessia Pontenani ha visitato sabato Alessia Pifferi, il giorno dopo la messa in onda della trasmissione che ha rivelato questo clamoroso sviluppo della sua storia personale: “L’ho trovata abbastanza bene compatibilmente con la sua condizione generale. Ma venerdì sera dopo la puntata di Quarto Grado che nemmeno stava vedendo, è stata informata dalle compagne delle celle vicine, si è sentita male e ha avuto un picco di pressione facendosi ricoverare per qualche ora in infermeria”.
Nel frattempo l’indagine sull’autore della proposta di matrimonio con il suo sconcertante contenuto va avanti. L’indagine è condotta dalla Procura di Roma.
