Nella notte tra venerdì e sabato, una donna 31enne è stata accerchiata ed aggredita: le hanno portato via la collana e l’auto. Arrestati
Un’altra aggressione su una donna, ancora a Milano. Nella notte tra ieri e oggi, una 31enne si è trovata vittima di un branco composto da due 18enni e un terzo uomo che, dopo averla accerchiata, le hanno rubato un gioiello e l’auto: ecco com’è andata e come li hanno arrestati.
Tutto è successo intorno alle 2.30 di notte in via Carlo Farini. Qui la donna di 31 anni aveva precedentemente parcheggiato la sua auto a noleggio e quindi qui stava ritornando, per salirvi a bordo e con tutta probabilità tornare a casa. Ad aspettarla, però, uno dei tre aggressori.
Leggi anche – 50mila euro a Milano non bastano per vivere: anche il ceto medio taglia. Cosa succede
Leggi anche – Grandine e pioggia su Milano, tra feriti e auto distrutte: la conta dei danni
L’aggressione
Uno dei tre, vedendo la donna salire sull’auto, si è anch’egli appropinquato al mezzo e, dopo aver aperto la portiera, le ha strappato dal collo la catenina. La donna ha subito cercato di reagire ma, a quel punto, altri due sono andati a dare manforte al primo aggressore e hanno estratto di peso la donna dall’auto, quindi sono saliti a bordo e sono fuggiti a tutto gas.
La loro fuga a bordo dell’auto rubata, che tra l’altro era a noleggio, è durata però pochissimo. Gli agenti delle volanti li hanno fermati in viale Jenner dove, nonostante uno sia riuscito a far perdere le proprie tracce, hanno messo le manette ai polsi di due 18enni nordafricani, che quindi sono stati arrestati. Addosso ad uno dei due è stata trovata anche una mannaia con una lama da 30 cm che non farà altro che aggravare la sua posizione.
Il precedente
Solo poche ore fa, un’altra donna ha subito un’aggressione a Milano. Una 18enne finlandese in vacanza a Milano, infatti, ha subito un abuso sessuale da parte di un coetaneo che dormiva nella sua stessa stanza di ostello. A destare l’attenzione degli amici della donna le sue urla che, tra l’altro, hanno permesso anche di bloccare il giovane e di consegnarlo alle autorità: ora l’aggressore si trova in custodia cautelare in carcere su decisione del pm di turno Carlo Scalas.
