Ci sono altre cinque persone agli arresti in seguito alle indagini svolte dai carabinieri di Monza riguardo all’attentato dinamitardo avvenuto a Pioltello il 10 ottobre scorso. Quattro persone sono già in carcere per rispondere delle accuse derivanti dall’azione avvenuta oltre cinque mesi fa, tre erano state fermate a novembre per estorsione, usura e violenza privata con modalità mafiose. Si tratta di Roberto, Alessandro e Francesco Manno, tutti facenti parte di un clan della ‘ndrangheta, gli ultimi due condannati a 9 e 15 anni per associazione mafiosa nell’inchiesta “Infinito”.
L’accusa per le cinque persone finite ora agli arresti sono invece detenzione e trasporto di materiale esplosivo, quello con cui era stato fabbricato l’ordigno piazzato davanti all’abitazione presa di mira, in cui era domiciliato un operaio di 46 anni originario dell’Ecuador. La dinamite ha provocato la distruzione della casa e l’evacuazione di una palazzina con all’interno dodici famiglie.