Incendio a Palazzo di Giustizia, a fuoco la cancelleria all’ultimo piano

Intorno alle 6 di questa mattina, al settimo piano del Palazzo di Giustizia di Milano, le fiamme hanno divorato la cancelleria centrale con gli atti del giudice per le indagini preliminari e l’archivio.

Subito l’intervento dei vigili del fuoco con diverse squadre per domare le fiamme che sono state spente in circa tre ore. Sul posto anche due ambulanze del 118 ed i carabinieri del Nucleo Radiomobile.

L’origine dell’incendio, in base alle prime ipotesi, è da attribuirsi ad un corto circuito scaturito probabilmente dall’hardware dei sistemi informatici in sovraccarico. Fortunatamente nel palazzo, privo di personale all’interno a causa del contenimento lavorativo per il coronavirus, non ci sono stati feriti.

Giunti sul posto i pm Alberto Nobili, capo del pool antiterrorismo, il procuratore capo Francesco Greco, il presidente del tribunale Roberto Bichi ed anche il presidente dell’Ufficio gip Aurelio Barazzetta. Tutti hanno potuto constatare la gravità del danno che dicono essere stato importante, la cancelleria centrale è andata distrutta.

Inoltre, il quinto, sesto e settimo piano sono stati dichiarati inagibili con anche verifiche sulla stabilità dell’intera struttura.

Un “bel disastro”, ha detto il pm Nobili, ora si dovrà cercare di ricostruire tutti i documenti che erano stipati al settimo piano del Palazzo di Giustizia, documenti degli utlimi giorni che riguardavano sentenze, decreti e rinvii a giudizio.

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