Il tecnico salentino, fermo da ormai 10 mesi, prepara il suo grande ritorno nel nostro calcio: è lotta a tre, con una grande favorita
L’anno sabbatico – anche se il diretto interessato non lo ha mai voluto etichettare come tale – sta per finire. L’attesa, dolorosa per uno come lui, che vive di pane e calcio, ha restituito al tecnico dei corteggiamenti che fino a pochi mesi fa sembravano addirittura impensabili.
Chi avrebbe infatti immaginato, nel momento del suo addio al Tottenham – datato fine marzo del 2023 – che Antonio Conte sarebbe entrato nelle grazie del presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis il quale, dopo il fallimentare esperimento Rudi Garcia, lo ha corteggiato per prendere in corsa i Campioni d’Italia in carica?
Il salentino, fedele alla sua maniacale etica del lavoro, che gli impone di costruire da inizio stagione, con le sue scelte, con la sua programmazione, con le sue richieste di mercato, ogni singola creatura che manda in campo, avrebbe poi gentilmente declinato.
E chi avrebbe mai supposto che, preso atto del divorzio inevitabile che si consumerà a fine stagione con Stefano Pioli, Conte sarebbe entrato nel novero dei candidati alla panchina rossonera? Già, proprio lui, portatore di idee tattiche e di un tipo di calcio quasi agli antipodi rispetto al tecnico parmigiano, è ancora in corsa per guidare il Milan il prossimo anno.
Ma c’è un’altra big delusa, una che ha cambiato da pochissimo l’allenatore, che si candida come club più determinato a convincere Conte a tornare in Serie A. La battaglia è appena iniziata.
Conte torna in Serie A: è corsa a tre
Fermo restando che Napoli e Milan ancora mantengono vive le speranze di affidare a Conte il loro futuro, la candidatura chiamata Roma avanza spedita. In questo caso, a differenza dei meneghini, la coerenza tattica – per lo meno rispetto agli insegnamenti di José Mourinho – verrebbe fatta salva.
Il club capitolino si è temporaneamente affidato a Daniele De Rossi, il giovane tecnico alla sua seconda esperienza da allenatore nonché bandiera della società giallorossa. Il contratto fatto all’ex centrocampista non prevede però alcuna clausola di rinnovo. Neppure in caso di qualificazione alla Champions e/o di vittoria dell’Europa League.
Appare dunque evidente che la famiglia Friedkin voglia avviare la rivoluzione del prossimo anno affidando la guida tecnica della squadra ad un condottiero esperto. Motivato. Capace di vincere. In grado di riportare la Roma ai massimi livelli del calcio italiano. E chi meglio di Antonio Conte potrebbe assolvere questa funzione?
IL CALCIOMERCATO È AL RUSH FINALE:
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