Si terrà il 4 ottobre nelle zone colpite dalla pandemia, in ricordo di chi ha combattuto, di chi non c’è più. Lo ha annunciato lo stesso Mario Cipollini con un video su Facebook, precisando di essere stato contattato dal sindaco di Turano Lodigiano e di aver dato la disponibilità.
“Riuscire a dare la sensazione di ripartenza cercando di lasciarsi alle spalle le cose brutte è la filosofia del ciclismo – dice Cipollini – si più cadere ma ci si rialza e si insegue il gruppo e si va avanti”. “Potete immaginare la mia soddisfazione nell’essere coinvolto in un’iniziativa del genere ma non sono io come Cipollini ma perché sono riconosciuto come parte del ciclismo e sono orgoglioso del fatto che per queste persone il ciclismo possa essere un sistema per dare speranza. Sembra solo bicicletta ma all’interno del mondo ciclismo ci sono valori importanti, che si possono usare come forza, energia, educazione per i giovani a non mollare per raggiungere i loro obiettivi, perché sia che facciamo il tour de France sia una passeggiata siamo tutti uguali”.
“Mi gratifica essere uno spiraglio di ripartenza” dice infine Cipollini, che è già stato in Val Seriana per dare coraggio ai ragazzi della categoria Allievi che tornavano ufficialmente alle gare in linea, alla Gazzaniga – Onore, il primo appuntamento organizzato in Italia per la categoria dopo l’emergenza Coronavirus. “Quei bambini – ricorda – hanno visto i loro nonni andare via sui camion militari”.