Olimpia sconfitta in Eurolega, quarto stop consecutivo dell’Ax Armani

Le scarpette rosse tornano dalla Grecia con una ennesima sconfitta. Certo, il Panathinaikos è immenso, fortissimo, “una montagna” come aveva detto prima dell’incontro l’allenatore dei milanesi Simone Pianigiani, e perderci contro non né strano né imprevedibile. Il problema è che arriva al culmine di un momento davvero nero.

Nell’ultima di campionato c’era stata la disastrosa (questa sì) sconfitta di Torino, dove l’Olimpia aveva segnato meno di 60 punti, dimostrando un’imbarazzante condizione in attacco. Inoltre, in Eurolega, che dovrebbe essere l’ambiente ideale per una squadra di questo peso e di questo valore, l’ultima posizione con il 25% di vittorie, obbliga ormai a mettere in conto anche vittorie di grande difficoltà, se si vuole risalire e puntare ad un piazzamento utile nel girone unico.

La cosa più inquietante è il ricorrente calo della squadra nel quarto tempo, spesso letale per gli uomini di Pianigiani. Quando la flessione non avviene già a partire dal terzo quarto. Ad Atene non è stato diverso, con i milanesi partiti bene, avanti anche di 13 punti, capaci di ribattere alla forza dei greci e di rintuzzare i loro tentativi di rimonta. Al di là di chi ha brillato (Gudaitis) e di chi ha fatto davvero male (M’Baye), è stata la squadra a sciogliersi quando i minuti diventavano quelli decisivi, senza appello. Perché è sempre la squadra che vince o che perde. E purtroppo, nonostante il talento e la forza spesso mostrata, l’Armani Ax appare ancora fragile, troppo vulnerabile nei momenti decisivi. ma se in campionato c’è modo di rimediare, dato che i playoff sono certi per i milanesi, in Eurolega non è più possibile sbagliare se non si vuole compromettere la stagione internazionale.

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