Milan, Maldini non perdona: l’ex dirigente torna a parlare a 6 mesi dal licenziamento, tutti i retroscena

Il Milan sta vivendo un periodo di transizione, soprattutto in Europa. A gettare benzina sul fuoco, l’ex capitano e dirigente Paolo Maldini.

Il Milan tra passato e presente con il futuro che sembra un’incognita: il motivo di tanta incertezza sono i risultati che arrivano a singhiozzo, maggiori criticità arrivano dall’Europa. Il percorso in Champions League non sta premiando come sperato, i risultati non sono affatto soddisfacenti e l’ultima partita contro il Borussia Dortmund è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Maldini Milan
Maldini contro la dirigenza del Milan (ANSA-MilanoCityRumors.it)

Cadere in casa, con San Siro tutto esaurito, sotto gli occhi del neo campione del mondo Jannik Sinner – che porta il tennis sul punto più alto della storia italiana dopo 47 anni –, è il segno che c’è qualcosa da rivedere. La fiducia all’allenatore (Pioli) è stata data, ma resta sotto esame. Così come il resto della squadra.

Milan, Maldini durissimo: attacco senza precedenti dell’ex dirigente

Chi mette i voti – alla società – invece è un altro: Paolo Maldini. Ex Direttore Tecnico, ex capitano, oggi solo ex da quando 6 mesi fa è stato “gentilmente” accompagnato alla porta. Non senza tensioni. Un licenziamento che ha fatto rumore, specialmente dopo il percorso fatto sia da lui che dal Direttore Sportivo Ricky Massara. Caos ricambiato con il silenzio, fino ad oggi, quando l’ex capitano rossonero torna a parlare.

Milan Maldini
L’ex dirigente del Milan torna a parlare dopo il licenziamento (ANSA-MilanoCityRumors.it)

Lo fa in maniera fragorosa, in una lunga intervista rilasciata a Repubblica. Non risparmia nessuno e, soprattutto, racconta la sua verità in un periodo dove sembra andare di moda rivelarsi come mai prima. Nello sport e nella vita. Per Maldini sono la stessa cosa, vedute che – evidentemente – cozzano con il Milan contemporaneo: “Oggi comandate voi, ma rispettate la storia del Milan”, ripete Maldini, ma non è finita.

La stoccata a Cardinali

“Vogliono fare un Berlusconi 2, ma non conoscono i valori di questa società. Un ripassino di storia della politica imprenditoriale degli ultimi 40 anni?”. L’ex dirigente ci va giù pesante, ora può farlo, parla da tifoso perchè “l’amore per il quei colori – dice – resterà per sempre”. La verità, però, sembra essere un’altra.

Non c’era più compatibilità con gli attuali capi societari: “Scaroni quando perdevamo usciva sempre in anticipo dallo stadio – rimarca piccato Maldini – quando invece abbiamo vinto lo scudetto era in prima fila”. E il giudizio su Cardinali non è da meno: “Con lui 4 messaggi, in cui riconfermavamo la fiducia l’uno dell’altro, com’è andata è noto”. Insomma, secondo Maldini la responsabilità dei problemi attuali in società comincia dalla testa. Una disfatta, secondo l’ex capitano, non annunciata ma prevedibile.

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