Milan, Fonseca imbarazza la dirigenza: il retroscena con Ibrahimovic preoccupa i tifosi

Paulo Fonseca incassa un punto in due partite con il Milan e i tifosi già chiedono l’esonero, ma a tenere banco è un retroscena con Ibra.

Paulo Fonseca è di nuovo sulla graticola. Sembra un dejavù per il tecnico rossonero: il fantasma dei tempi di Roma potrebbe aver soltanto cambiato direzione. Quella che porta al Duomo non fa respirare, per il momento, un’aria migliore. Il tecnico rossonero è partito con lo scetticismo generale della piazza.

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Fonseca, prima crisi con il Milan (LaPresse-MilanoCityRumors.it)

Un punto in due partite non ha aiutato a cambiare gli equilibri: quando è arrivato a San Siro c’era molta incredulità. Secondo l’opinione pubblica non è un allenatore da Milan. Il portoghese ha poi provato a far rientrare le critiche sul proprio operato annoverando il Diavolo tra le principali candidate allo Scudetto 2025. Non è bastato.

Milan, Fonseca nel caos

A rovinare la festa rossonera è bastato un pareggio all’esordio casalingo a San Siro e una sconfitta contro il Parma, al Tardini. C’è da lavorare, ma ripartire con quest’atmosfera non è semplice: la piazza chiede immediatamente le dimissioni del tecnico. Se non dovessero arrivare, andrebbe bene anche direttamente l’esonero.

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Il neo tecnico del Milan a confronto con la società (LaPresse-MilanoCityRumors.it)

La società rinnova la fiducia al mister, ma qualcosa ancora non torna. Si tratta delle dichiarazioni di Fonseca: nulla di irreparabile come i cambi sbagliati, proprio per numero di pedine disponibili, a Roma. Lo scivolone, stavolta, è da imputare alle dichiarazioni. La società rossonera, infatti, non avrebbe gradito che l’allenatore pubblicamente abbia detto: “Non mi spiego questa flessione, è colpa mia. Non andiamo lontano se difendiamo così”.

Confronto con la società

Il tecnico si è preso la responsabilità, ma il quartier generale rossonero non ha gradito che Fonseca abbia ammesso pubblicamente di non capire i motivi di questa flessione tecnica. È stata, secondo Ibrahimovic e Moncada, una ammissione di colpa senza appello che non ha fatto bene all’immagine del Milan.

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Il Diavolo non vuole farsi vedere come un cantiere aperto, anche se a 72 ore dalla fine del mercato lo è ancora con qualche pedina da sistemare. Tuttavia il Milan non vuole più assistere a svarioni di questo genere, anche sul piano mediatico. Ibrahimovic ha fatto sapere all’ex Roma che certi imbarazzi non sono più ammessi. In ogni settore. Il Milan si sta ricostruendo, ma oltre a non perdere punti deve conservare la sua dignità. Storia e valori al primo posto, in attesa dei risultati.

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