Il campionato di Inter e Milan è iniziato sicuramente nel migliore dei modi. Le due squadre sognano lo Scudetto e Collovati ai nostri microfoni dice la sua su entrambe le compagini
Milan primo e Inter seconda con Napoli e Roma ad una sola lunghezza dai rossoneri. Le due compagini meneghine sognano di dare vita ad un nuovo testa a testa per lo Scudetto a distanza di qualche anno. L’ultimo è avvenuto nel 2022 con il successo di Leao e compagni con Pioli in panchina.
La nostra redazione ha contattato in esclusiva Fulvio Collovati, che in carriera ha vestito sia la maglia del Milan che dell’Inter, per commentare l’inizio di stagioni delle due compagini e se davvero possono ambire a traguardi importanti.
Collovati sull’Inter: “Insieme al Napoli è la candidata per lo Scudetto”
Fulvio Collovati, partiamo dall’Inter. I nerazzurri sembrano aver cambiato passo dopo un inizio non semplice.
“I numeri al momento dicono questo. Secondo me l’Inter, insieme al Napoli, è la candidata principale per lo Scudetto. Questo è fuori discussione. Chivu ha finalmente trovato la quadra. Vediamo delle verticalizzazioni maggiore come successo a Roma con Barella per Bonny“.
In molti dicono che questa Inter è molto simile a quella di Inzaghi e ancora la mano di Chivu non si vede. Lei è d’accordo?
“Assolutamente no. È vero che l’impostazione è ancora il 3-5-2 con i due attaccanti che sono Lautaro e Thuram. Ma poi ci sono alternative del calibro di Pio Esposito e Bonny, differenti da quelle dello scorso anno. In più vedo una diversa interpretazione dei ruoli e della gara. Con Chivu si cerca più la verticalizzazione e la profondità rispetto a Inzaghi“.
Altra cosa da sottolineare è il fatto che Chivu ha avuto il coraggio di lanciare un giovane come Pio Esposito.
“Su questo bisogna dire che Inzaghi i giovani non li aveva, ora ci sono. Poi Chivu ha un trascorso già in nerazzurro e conosce molto bene Pio Esposito avendolo allenato in Primavera. Poi bisogna dire che forse l’attuale tecnico ha percepito il messaggio per cui è stato chiamato: lavorare e lanciare i giovani come Esposito“.
Collovati sul Milan: “Con Allegri è cambiato tutto”
Ora parliamo di Milan. Una squadra completamente differente rispetto a quella dello scorso anno.
“Con Allegri è cambiato tutto. Ora c’è un gruppo con una mentalità vincente e questa è arrivata proprio grazie all’allenatore. Chi lo critica si sbaglia di grosso. I numeri sono dalla sua parte. Facile dire che in passato aveva giocatori forti, poi bisogna saperli allenare e lui ha sempre vinto. Ricordo che ha lasciato la Juventus con un terzo posto e la vittoria in Coppa Italia. Mi sembra che ci sia una critica prevenuta nei suoi confronti“.
Il Milan ha anche il vantaggio di non giocare le Coppe.
“Sì, ma è un vantaggio in parte. È vero che giochi meno e magari non devi fare i conti con diversi infortuni, ma adesso le rose sono di 30 giocatori e le alternative non mancano. Quindi l’alibi delle partite in più regge fino ad un certo punto. Il problema che ci sono titolari e riserve e questi ultimi non sempre sono all’altezza“.
Capitolo Leao, può essere l’arma in più del Milan?
“La maturità calcistica ancora non l’ha raggiunta. Stiamo vedendo come si cresce anche a 40 anni. Modric sembrava un giocatore finito, ma ora sta dimostrando di essere ancora un grande fuoriclasse. Di certo con Allegri in panchina può essere valorizzato in più ruoli come per esempio successo in questa prima parte di stagione dove sta giocando come punta“.
