Avete mai visto il fratello di Jannik Sinner? La sua storia è davvero commovente

Non tutti sanno che il tennista ha un fratello, i due si tengono in contatto costantemente nonostante i numerosi impegni del tour

L’ha più volte ribadito nelle interviste: per Jannik Sinner la famiglia è importantissima. Sia i genitori che il fratello cercano di seguirlo quando possono, non è raro avvistarli sugli spalti a fare il tifo per il ‘piccolo’ di casa. Lasciare tutto a 13 anni per inseguire un sogno non dev’esser stato facile, soprattutto rimanere lontano dai propri cari.

Jannik Sinner ha un fratello, si chiama Mark e ha 25 anni: la sua storia
Jannik Sinner, 22 anni, ha un fratello più grande di nome Mark. Non tutti conoscono la sua storia – milano.cityrumors.it (fonte foto ANSA)

Mark Sinner solamente qualche tempo fa ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Alto Adige, svelando tanti retroscena sul rapporto con il talentuoso tennista: “Sono felice per Jannik, sta ottenendo grandi risultati. Lo seguo tutti i giorni”, spiega e ammette di non aver visto la propria vita stravolta, nonostante la sua incredibile ascesa: “Io ho la mia vita, è rimasta uguale a prima. La popolarità non ci ha affatto cambiato”.

Mark Sinner, il fratello di Jannik si racconta in un’intervista

Il momento più duro per Jannik Sinner è stato sicuramente lasciare la propria casa a Sesto Pusteria e le Dolomiti per finire a Bordighera, all’accademia di Riccardo Piatti. La famiglia lo ha sempre supportato nelle sue scelte e ben presto si è dovuta abituare alla sua assenza, come spiega il fratello Mark di 25 anni: “Ormai sono abituato a non vederlo in casa. Durante il Covid è stato abbastanza complicato, abbiamo trascorso diversi mesi lontani. Quando torna però è bellissimo: facciamo delle passeggiante in montagna e giochiamo a golf”.

Mark Sinner si racconta: "Il rapporto con Jannik..."
Mark e Jannik Sinner in una foto di qualche tempo fa, i due fratelli sono legatissimi – milano.cityrumors.it (fonte foto IG @janniksin)

Nonostante i tanti impegni, comunque, i due cercano di coltivare il loro legame: “Il nostro rapporto è normale, immagino come quello della maggior parte dei fratelli. Abbiamo litigato spesso ma facevamo pace subito. Ho provato a giocare a tennis, gli ho tenuto testa per qualche anno poi ha spiccato il volo e anche fare qualche scambio è diventato impossibile. In campo e fuori è sempre stato un ragazzo molto calmo, come mamma e papà”.

A vederli fianco a fianco si intuisce subito come non siano fratelli di sangue. Mark viene infatti dalla Russa, nello specifico da Rostov, i genitori del tennista all’epoca non pensavano di poter avere figli e decisero di adottarlo a soli 9 mesi. Della sua vita ai microfoni di Alto Adige ha detto: “Lavoro alla scuola provinciale antincendio a Vilpiano, dove sono istruttore dei vigili del fuoco. Faccio quello che ho sempre voluto fare, sulla base degli insegnamenti dei miei genitori: ci hanno spronato a impegnarci, nello studio, nello sport e nel lavoro. Ma senza pressioni”.

Gestione cookie