Rapinavano gioielli e scassinavano cassaforti vestiti da vigili: tutti arrestati

Dopo mesi d’indagine portate avanti in gran segreto, le forze dell’ordine hanno scovato gli uomini che avevano effettuato tanti colpi

Per una volta avevano deciso di travestirsi per non farsi riconoscere e come maschera hanno scelta quella delle forze dell’ordine, da vigili urbani per l’esattezza. Uno dei tanti modi per non dare nell’occhio e per non essere scovati. Ma niente di più facile, evidentemente perché alla fine sono stati presi tutti e con grande soddisfazione da parte della Polizia di Stato.

Il video dello scassinatore mentre porta via i gioielli
Rapinavano gioielli e scassinavano cassaforti vestiti da vigili: tutti arrestati (Screenshot video Polizia)

Pensavano di farla franca come sempre, almeno come negli ultimi mesi dove entravano, scassinavano e portavano via di tutto tra gioielli, soldi e tanto altro. Secondo alcuni poteva essere uno degli ultimi colpi, ma non sarebbe stato così anche perché l’ebrezza e l’adrenalina di sfuggire alla legge, alla fine era tanta. Come del resto è successo già in altre circostanze.

Erano soliti fare colpi del genere ed erano diventati anche famosi, tanto che per alcuni poteva anche essere qualche leggero e lontano rimasuglio della Mala di un tempo, ovvero di criminali incalliti che si erano rimessi sulla breccia e avevano ricominciato a rubare, il loro mestiere. Le forze dell’ordine però erano sulle loro tracce da tempo, da tanto tempo, alla fine sono riusciti a individuarli e a prenderli uno a uno, quasi tutti insieme.

Sconfitta e fermata una banda di ladri

Questi rapinatori erano ormai diventati quasi famosi nell’ambiente perché da anni rubavano indisturbati e facendo fare anche pessime figure ai poliziotti e ai carabinieri perché nessuno riusciva mai a prenderli. Le forze dell’ordine gli davano la caccia da anni, una vera e propria rincorsa infinita che ricomincia ogni volta tra arresti, condanne, scarcerazioni, nuovi raid e nuovi fermi.

Ma oggi 15 ottobre tutto è terminato perché la sezione antirapine della Squadra mobile hanno arrestato otto uomini, sette di loro sono in carcere, uno ai domiciliari, e tutti quanti sono stati accusati di aver ripulito tra febbraio e marzo dello scorso anno un laboratorio orafo di via Lodovico il Moro a Milano e una gioielleria di Bollate, dove sono state portate via tante cose di valore per migliaia e migliaia di euro.

Alcune volanti della polizia di Stato nelle strade di Milano
Sconfitta e fermata una banda di ladri (Ansa Foto) Milanocityrumors.it

Dietro a questi colpi, secondo quanto si apprende dalla Questura, ci sarebbero nomi altisonanti nella criminalità milanese anche se non tutti sono della città lombarda, anche perché in mezzo ci sono nomi della vecchia mala che rimandano a colpi milionari e scontri a fuoco con la polizia di tanto tempo fa.

E tra questi spicca Michelangelo Barbera, varesotto di quarantanove anni, noto rapinatore di banche tra il 2009 e il 2010 e parte integrante della “banda del Burgman”, il soprannome che il gruppo ereditò dallo scooter utilizzato per fuggire dopo gli assalti. Ma anche Giovanni Barone, palermitano di cinquantatré anni, anche lui finito in carcere per l’ordinanza di custodia cautelare firmata dal Gip Cristian Mariani su richiesta della pm Maria Cristina Ria. Con loro c’era anche Savino Di Bitonto, pugliese di sessantotto anni, da ieri di nuovo a San Vittore per le due rapine adesso ricostruite dai poliziotti.

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