Le piste da sci come in strada, controlli e multe a tappeto: il report

Prima che partano le Olimpiadi in tutto e per tutto, le forze dell’ordine si sono presentate su diversi comprensori sciistici

Le piste da sci come sulla strada. Anzi, peggio. Nessuna concessione e nessun perdono. Prima che inizino le Olimpiadi di Milano-Cortina in tutta la Lombardia ma anche Veneto e Trentino Alto-Adige i comprensori sciistici sono stati presi d’assalto, ed è proprio il caso di dirlo, dalle forze dell’ordine che hanno voluto fare i primi grandi controllo della stagione, soprattutto adesso che ci sono le nuove normative.

Il casco ora è obbligatorio sulle piste da sci
Le piste da sci come in strada, controlli e multe a tappeto: il report (Ansa Foto) Milanocityrumors.it

La più importante e significativa è quella che riguarda il casco obbligatorio non solo per i minorenni ma anche per i maggiorenni. E dai primi report ci sono state tante persone che si sono attenute alla nuova regola, ma c’è anche chi è stato individuato e beccato dalle forze dell’ordine senza le necessarie e obbligatorie protezioni.

Gli agenti hanno effettuato centinaia e centinaia di controlli, riscontrando diverse infrazioni soprattutto da parte della Questura di Sondrio che per quel che riguarda la Lombardia sono state impegnate in massa per verificare se tutti fossero in regola. Fa un po’ senso vedere sulle piste da sci dei veri e propri posti di blocco, con gli sciatori che, se chiamati, si devono fermare come se fossero in macchina.

Diverse multe fatte sulle piste da sci

Ci sono stati diversi controlli in tante stazioni sciistiche come a Bormio, Chiesa in Valmalenco, Aprica, Livigno, Medesimo e Cima Piazzi, ma anche tante altre. Per l’esattezza, i poliziotti e carabinieri hanno effettuato quasi trenta multe, ben undici, e sono le più gravi, per il mancato uso obbligatorio del casco che porta a una sanzione pecuniaria di 150 euro. Ha fatto scalpore e anche sorridere un po’ i poliziotti che però non sono stati magnanimi nei confronti di uno sciatore in particolar modo.

Questa persona è stato fermato in almeno due se non tre circostanze, in luoghi e soprattutto momenti diversi. Ebbene, recidivo, perché in tutte le occasioni dove era stato multato per la mancanza del casco obbligatorio, è stato deciso alla fine di ritirargli lo skipass e di non poterlo fare nemmeno per la giornata successiva. Una bella sfortuna per lui ma andare senza casco sugli sci, adesso è punibile con una sanzione ma anche molto pericoloso, visti gli incidenti che ci sono stati in questi ultimi anni.

Un carabinieri sulle piste da sci mentre si prepara a un soccorso
Diverse multe fatte sulle piste da sci (Ansa Foto) Milanocityrumors.it

In cinque sono stati sanzionati perché non avevano l’assicurazione obbligatoria, due per mancate precedenze, uno per l’eccessiva velocità.  Il bilancio è di 94 interventi di soccorso in tre giorni, di cui undici per scontri tra sciatori, in sei casi è stato necessario chiedere l’intervento dell’elisoccorso per il trasporto in ospedale dei feriti. Madesimo, Chiesa Valmalenco e Bormio le località dove si è registrato il numero più alto di incidenti.

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