Una povera donna è stata rapita e chiusa all’interno di un appartamento dove un uomo l’ha picchiata e violenta
Una giornata che, purtroppo, non dimenticherà per tutta la vita. Un incubo per una povera donna che è stata sequestrata e chiusa in un appartamento dove le è capitato di tutto. Per fortuna c’è un lieto fine perché questa sfortunata ragazza è viva ed è salva per miracolo grazie ad un amico che ha capito tutto tramite la tecnologia. Già, proprio così.

Una donna è stata rapita e chiusa all’interno di una casa per oltre 24 ore e alla povera sfortunata le è capitato di tutto dalla violenza, agli abusi fino alle percosse. Un vero incubo per questa donna che proprio non si aspettava di poter fare una simile fine e in un momento del genere. Pare che i due si conoscessero.
E’ salva per miracolo e grazie ad un suo amico che è riuscito a intercettare un messaggio nel quale la vittima aveva indicato la sua posizione e lui, chissà per quale motivo, forse era preoccupato, ha intuito che fosse in pericolo e ha chiamato subito la polizia di Stato, avvisando che non riusciva a mettersi in contatto con la sua amica e sono subito intervenuti andando sul posto tramite il Gps.
Un amico ha capito tutto tramite il Gps
Arrivati sul posto a Remondò, frazione di Gambolò, centro alle porte di Vigevano. In quel luogo ci sono poche abitazioni case di un contesto rurale e perlopiù abbastanza isolato. Da quanto si è venuto a sapere da una prima ricostruzione delle forze dell’ordine è venuto fuori un dettaglio abbastanza inquietante, ovvero che le persone che abitano in quella zona avrebbero sentito le urla, diverse volte nel corso della giornata, ma nessuno ha ritenuto di avvisare il 112.
Le forze dell’ordine, vista la situazione, starebbero pensando di fare qualcosa anche nei confronti di chi non ha fatto nulla pur avendo sentito. E’ una cosa grave. Per quel che riguarda l’uomo si tratta di un 32enne di origine marocchina che ha preso in ostaggio vero e proprio una povera ragazza di 27 anni e italiana. Lei pensava si trattasse di un amico, ma così non era. Una volta arrivata la polizia, l’uomo ha tentato di non fare entrare gli agenti, facendo dura resistenza. Ma è durato poco, anche perché dentro questa casa c’era la donna, in evidente stato di choc, piena di lividi al volto, alle braccia.

Era disperata e voleva fuggire il più lontano possibile da quella prigione. E’ stata portata al pronto soccorso dell’ospedale civile di Vigevano e le hanno dato venti giorni. Il nordafricano, invece, si trova in carcere a Pavia. Ha precedenti penali per reati sia contro il patrimonio sia contro la persona. Adesso dovrà rispondere di sequestro di persona e maltrattamenti.





