Progetto importante quello che la Regione ha finanziato per via Gola, a Milano: obiettivo riqualificare l’area Aler, ecco i dettagli
Stanziata una cifra che sta tra i 15 e i 20 milioni di euro per la riqualificazione dell’area Aler di via Gola a Milano. Ad intervenire la Regione stessa che, mediante l’assessore alla Casa e all’Housing sociale Paolo Franco, ha sottolineato come sia necessario che tutti facciano la propria parte.
“La Regione è disponibile a collaborare con il massimo impegno, lo stesso impegno che, in materia di sicurezza e ordine pubblico, deve essere garantito dal Comune di Milano e dagli organi preposti al ripristino della legalità“ ha aggiunto, parlando quindi di un progetto che vuole non solo liberare le case occupate abusivamente, ma anche riportare la sicurezza in un quartiere oggi complesso. Ecco i dettagli.
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Le caratteristiche della zona
L’area Aler di via Gola a Milano è composta da 689 alloggi. Ad oggi, 237 sono occupati abusivamente e, oltre a questo problema, sono da considerare anche quelli legati alla criminalità e allo spaccio di droga. Il progetto di Regione Lombardia è quindi pronto ma, per far sì che queste somme stanziate diano il loro frutto, è necessario che ognuno faccia la propria parte.
“Prima bisogna intervenire sul tema della sicurezza: è inaccettabile che via Gola sia zona franca in balìa dei delinquenti“ ha commentato l’assessore Franco, lanciando una delle idee per la riqualificazione che è quella dell’attuazione di opere di valorizzazione e partenariato con le cooperative.
Il parere di La Russa
Anche Ignazio La Russa, Presidente del Senato della Repubblica Italiana, si è espresso in merito alle problematiche che affliggono via Gola. Secondo lui è fondamentale che tutte le istituzioni collaborino al medesimo obiettivo che, al momento, è quello di restituire gli immobili ai legittimi proprietari, se occupati abusivamente. “Così come i legami con gli appartenenti a quei ‘centri sociali’ che tollerano questi illeciti vanno combattuti per riportare la legalità“, ha poi aggiunto.