La Regione ha deciso di estendere il sistema di prenotazione dei vaccini anche alle persone di età inferiore ai 75 anni. Lo ha comunicato il direttore generale al Welfare della Regione Giovanni Pavesi.
La nuova piattaforma di prenotazione che ha aperto la prenotazione dei vaccini per la categoria 75-79 anni solo il 2 aprile, infatti, ha registrato un numero di adesioni inferiori al previsto. Da qui la decisione di ampliare il bacino di utenza.
Sulla situazione ha certamente influito il secondo pronunciemento, nel giro di poche settimane, dell’agenzia del farmaco europeo EMA chiamata a pronunciarsi su Vaxzevria – ex AstraZeneca – dopo gli episodi trombotici segnalati da diversi paesi europei.
Il responso è stato, di nuovo, a favore del vaccino ma è cambiata, anche in questo caso di nuovo, l’indicazione terapeutica che lo raccomanda a chi ha più di 60 anni.
Di fronte a una situazione quanto mai confusa, lo stesso Pavesi ha espresso preoccupazione: “Se un 80enne rifiuta un vaccino AstraZeneca non sappiamo nemmeno noi come comportarci. È un problema. Ci stiamo pensando, per ora lo mettiamo in coda”.
“Sono preoccupato per i prossimi giorni in cui chiudiamo gli over 80 – ha concluso – e iniziamo i disabili e domiciliari. Il rischio di qualche scivolone c’è, ma poi si aprirà la partita più agevole delle fasce anagrafiche”.