Tamponi al Monza Calcio, verifiche in corso

La sede del Monza Calcio è stata perquisita per accertare le modalità con cui si effettuano i tamponi rapidi ai calciatori.

In particolare, l’inchiesta coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia intende accertare sia la provenienza dei test sia il laboratorio che li processa in modo da assicurarsi che eventuali contagi siano identificati nel modo corretto.

In parallelo, un’inchiesta coordinata dai pm Silvia Bonardi e Alessandra Cerreti si sta concentrando su Cristiano Fusi, ex medico sportivo del Milan e della Nazionale italiana magistrati.
Su incarico dei pm, la Guardia di Finanza e i Carabinieri del Nas hanno infatti perquisito la clinica Zucchi di Monza, dove Fusi è primario e la clinica Madonnina di Milano dove ha uno studio privato.

Fusi è indagato in concorso con ignoti per esercizio abusivo della professione medica perché, sospettano gli inquirenti, avrebbe permesso a personale inadeguato di somministrare i tamponi.

La società esterna alla quale si è rivolta la squadra per fornire i test e il personale medico per effettuarli, risulta occuparsi di rifiuti ed energia rinnovabile. Solo da novembre 2019 avrebbe esteso la sua area di attività anche ai dispositivi di protezione individuale ma non ai tamponi.
Il sospetto, da verificare, è che questa azienda sia arrivata alla squadra offrendo i suoi servizi a Fusi.

Il medico ha negato ogni coinvolgimento, sia con la società sia con la squadra che non risulta indagata.

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