Silvia Romano, la cooperante liberata pochi giorni fa dopo un rapimento e una prigionia durata diciotto mesi in mano a un gruppo terrorista somalo (Al Shabaab), ha pubblicato un messaggio su Facebook riguardo alle polemiche che si stanno scatenando attorno alla sua figura e al suo rientro in Italia.
“Vi chiedo di non arrabbiarvi per difendermi, il peggio per me è passato, godiamoci questo momento insieme – si legge nel post – Sono felice perché ho ritrovato i miei cari ancora in piedi, grazie a Dio, nonostante il loro grande dolore. Perché ho ritrovato voi, tutti voi, pronti ad abbracciarmi. Io ho sempre seguito il cuore e quello non tradirà mai. Grazie, grazie, grazie a tutti gli amici e le amiche che mi sono stati vicini con il cuore in questo lungo tempo”.
La cooperante ha ringraziato anche “chi non era un amico, ma un conoscente o uno sconosciuto e mi ha dedicato un pensiero. A tutti coloro che hanno supportato i miei genitori e mia sorella in modo così speciale e inaspettato: scoprire quanto affetto gli avete dimostrato per me è stato ed è solo motivo di gioia, sono stati forti anche grazie a voi e io sono immensamente grata per questo”.
Nel frattempo su change.org è partita una petizione, “Stop alla gogna mediatica nei confronti di Silvia Romano”, che ha raccolto oltre 28mila firme.
