Il calcio piange la scomparsa del difensore Tarcisio Burgnich

È scomparso all’età di 82 anni, dopo una lunga malattia nella casa di cura S. Camillo a Forte dei Marmi (Lucca), Tarcisio Burgnich, storico difensore dell’Inter.

Il decesso è avvenuto nello stesso anno in cui si commemora il 50mo anniversario della scomparso di un altro azzurro eccellente, quell’Armando Picchi che aveva coniato per lui il soprannome di “Roccia” a rimarcare la sua abilità in campo. Proprio con questo appellativo l’Inter lo ha salutato con un messaggio su Twitter.

Burgnich era nato a Ruda, in Friuli Venezia Giulia, nel 1939 e aveva debuttato nelle giovanili dell’Udinese nel campionato 1958-59. In seguito era stato per un anno alla Juventus per poi passare al Palermo nel 1962, lo stesso anno in cui era approdato all’Inter dove è rimasto per 12 anni collezionando 467 presenze, quattro scudetti, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali. Ha chiuso la carriera di giocatore nelle fila del Napoli.

Nell’arco della sua carriera Burgnich ha giocato in Nazionale dal 1963 al 1974 collezionando 66 presenze e vincendo gli europei del 1968. Ai mondiali di Messico ’70 è stato protagonista della rete del pareggio 2-2 nella semifinale che vedeva contrapposte l’Italia e la Germania Ovest.
Alla sua uscita dal campo è subentrata l’attività di allenatore per le squadre di Catanzaro, Bologna, Como, Livorno, Foggia, Lucchese, Cremonese, Genoa, Ternana, Salernitana, Pescara e L.R. Vicenza. In seguito è diventato anche osservatore dell’Inter.

“Ci lascia un grande campione d’Europa – ha scritto il presidente della FIGC Gabriele Gravina in un comunicato – . La sua morte è l’ennesima ferita inferta al cuore dei tifosi azzurri e di tutti gli appassionati di calcio. Con la sua forza e la sua determinazione ha scritto bellissime pagine di storia del calcio italiano”.

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