La Scala si ferma, di nuovo, per il covid

Dopo la felice parentesi del Macbeth, con la riapertura al pubblico, il Teatro alla Scala è costretto a fermarsi, per il secondo anno consecutivo, per effetto della pandemia.

A farne le spese, per effetto del numero dei contagi, è il balletto come si legge nella comunicazione apparsa sul sito della Scala: “A seguito dei nuovi casi di positività al Covid-19 riscontrati oggi, la Direzione del Teatro è costretta a cancellare le rappresentazioni del balletto La Bayadère previste per il 30 e 31 dicembre e per il 5, 7, 8, 12 e 13 gennaio”.
Una prima ipotesi di nuove date prevede nuove repliche, pomeridiane e serali, dal 25 al 28 gennaio e, ancora, il 29.
C’era grande attesa per questo appuntamento perché, per la prima volta, sarebbe andata in scena la coreografia creata da Rudolf Nureyev per l’Opéra di Parigi che la fondazione che porta il suo nome non aveva mai concesso alla compagnia di un altro teatro.

La situazione pandemica ha avuto impatti anche sulla tournée europea prevista per la Filarmonica che sarebbe dovuta partire a fine gennaio toccando le città spagnole di Alicante, Madrid e Barcellona per poi concludersi a Parigi.

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