Ricambi auto contraffatti: un sequestro e due fermi nel comasco

La Guardia di Finanza di Olgiate Comasco ha disposto il sequestro di un’azienda di Guanzate che si era specializzata nella produzione di ricambi per auto contraffatti.

Le indagini su questa vicenda erano iniziate dapprima con l’individuazione di questo capannone che si trovava in un luogo molto poco accessibile rispetto alla sede della ditta di proprietà. I successivi appostamenti avevano poi rivelato movimenti decisamente sospetti al suo interno registrati in ogni momento del giorno e della notte.

Ma è stata solo la perquisizione a rivelare un vero e proprio laboratorio clandestino specializzato nel ricevere parti di ricambio per autoveicoli, di provenienza extra Ue, non originali ma compatibili con il marchio Iveco. L’organizzazione era tale che i pezzi venivano sottoposti a nuova marchiatura, con tanto di logo contraffatto, inseriti in scatole dotate di un proprio codice a barre per sembrare il più verosimili possibile e con l’aggiunta della scritta “Pezzi originali”.

Stando ai numeri dell’operazione, sono stati trovati 980 pezzi di ricambi con il logo contraffatto Iveco, 84.000 confezioni con tanto di adesivi già pronti per la spedizione, 6 macchinari per la stampa e per il confezionamento, 28 clichè, 13 quadri per stampe e documentazione amministrativa utile alla ricostruzione della filiera commerciale, per un valore commerciale di oltre un milione di euro.

L’operazione ha coinvolto il comasco quanto riguarda la Lombardia ma, in realtà, si è estesa anche a Piemonte, Emilia Romagna, Campania e Puglia e ha portato alla denuncia del rappresentante legale della stamperia abusiva, di un suo stretto collaboratore e della società stessa per il reato di contraffazione marchi, aggravato dall’averlo commesso attraverso l’allestimento di una vera e propria attività illegale organizzata.

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