Donna nigeriana insultata a Sondrio dopo aver perso la figlia. La viceministra Ascani: “Ormai ci si vanta del razzismo”

La viceministra dell’istruzione, Anna Ascani, ha commentato su Facebook l’episodio di razzismo avvenuto nell’Ospedale civile di Sondrio, dove una donna di origini nigeriane è stata insultata da alcuni utenti della struttura che si sono lamentati delle sue urla in sala d’aspetto. La donna aveva appena perso la figlia di cinque mesi.

“Circa quindici persone hanno dato vita a un vero festival dell’orrore: qualcuno ha parlato di “tradizione africana”, altri di “rito tribale” o “rito satanico”, qualcun’altra ha definito la madre devastata dal dolore una “scimmia”, per concludere con un uomo che ha sentenziato “tanto ne sfornano uno all’anno”. Parole di un cinismo spaventoso. Che fanno raggelare il sangue. Che feriscono nel profondo, non solo quella donna a cui il destino ha appena strappato la figlia, ma tutte le persone perbene. Ma come si fa a essere così cattivi? Come si fa a infierire davanti al dolore più grande? Il racconto di Francesca Gugiatti, giovane maestra in una scuola primaria, fa davvero accapponare la pelle. Quelle parole intrise di odio razziale, di cinismo, di totale mancanza di empatia, ci descrivono un’umanità smarrita. Mi chiedo: se quelle urla disperate fossero state di una donna italiana, la reazione sarebbe stata la stessa? Non ci si vergogna più di essere razzisti. Anzi, lo si vuole esternare. Lo si vuole far sapere. Ci si vanta. Questo fa paura. Questo è il male del nostro tempo che dobbiamo combattere con tutta la nostra forza e determinazione. Non ci voltiamo dall’altra parte. Ribelliamoci a tanto cinismo. Restiamo umani! Voglio esprimere la mia solidarietà e vicinanza totale a questa donna che ha perduto la figlia, e ringraziare chi, a differenza di altri, le è stata vicino. Non ci rassegniamo!”

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