Lo scorso sabato si sono chiuse le votazioni, sul sito di Noir Fest, che hanno scelto i 5 finalisti del premio Scerbanenco 2021.
I protagonisti della scelta sono stati i lettori, che hanno risposto quasi in 3mila, e la Giuria letteraria che era presieduta da Cecilia Scerbanenco.
Ogni lettore poteva esprimere un massimo di 5 preferenze.
I nomi dei finalisti che accedono al premio, assegnato il prossimo 10 dicembre al cinema Gloria di Milano, sono:
– Cristina Cassar Scalia con ‘L’uomo del porto’; (Einaudi);
– Antonella Lattanzi con ‘Questo giorno che incombe’ (HarperCollins);
– Pasquale Ruju con ‘Il Codice della vendetta’ (Edizioni e/o);
– Lorenzo Scano con ‘Via libera’ (Nero Rizzoli);
– Francesca Serafini con ‘Tre madri’ (La nave di Teseo).
Il Premio dei soli lettori per il miglior romanzo è andato a ‘Come delfini tra pescecani. Un’indagine per i Cinque di Monteverde’ di François Morlupi (Salani).
Il premio Scerbanenco è nato nel 1993 come riconoscimento al miglior romanzo noir e prende il nome dallo scrittore omonimo nato in Ucraina ma arrivato in Italia nel 1911. La sua stessa vita somiglia a un romanzo.
Rimasto orfano in giovane età, fu costretto ad abbandonare la scuola già alle elementari. Nonostante questo, dopo diversi lavori, arrivò alla Rizzoli e alla collaborazione con diversi quotidiani dove teneva le rubriche di posta.
Proprio leggendo le storie della gente comune, Scerbanenco ebbe accesso a una serie di spunti che poi prenderanno vita nei suoi noir caratterizzati da uno stile tanto crudo quanto realistico. Il suo personaggio letterario più famoso è Duca Lamberti, un medico-investigatore radiato dall’albo per avere praticato l’eutanasia su una paziente anziana.