Consegnato il premio di laurea dedicato a Giovanni Marra

Nella sala di Palazzo Marino che gli è stata dedicata dopo la sua scomparsa nel 2004 si è svolta la cerimonia del Premio di laurea in memoria di Giovanni Marra che è stato presidente del Consiglio Comunale dal 2001 al 2004.

Il riconoscimento è nato nel 2005 e premia giovani laureati o ricercatori da tutta Italia che hanno lavorato a un elaborato sul tema del Bilancio sociale. Ha spiegato l’attuale presidente Lamberto Bertolé: “Ogni anno ricordiamo Giovanni Marra invitando studenti e giovani ricercatori a presentare le loro ricerche in tema di Bilancio e responsabilità sociale. Concetti nei quali Marra credeva molto e per i quali si è impegnato durante la sua attività politica”.

La commissione giudicante era composta da Angelo Marra, i professori Giorgio Fiorentini (Università Bocconi) e Giancarlo Rovati (Università Cattolica del Sacro cuore) e da Cesare Giannoni.
Per l’edizione 2021 il premio, del valore di cinque mila euro, è stato consegnato a Serena Palazzo dell’Università La Sapienza di Roma per la sua tesi dal titolo: “La misurazione dell’impatto sociale: mettere a sistema il valore economico e sociale generato dagli enti del Terzo settore: Una sfida (im)possibile?”.

Tra le motivazioni a favore del premio è stato evidenziato che:
– È una tesi approfondita e degna di premio e si sviluppa in una parte teorica in cui la candidata offre gli esiti di una ricerca esaustiva dei fondamenti storici, economico-aziendali, di social accounting dell’impresa/azienda profit e non profit. Offre quindi una trattazione approfondita e documentata sullo strumento del Bilancio sociale come evidenza di elaborazione e comunicazione del valore sociale dell’impresa/azienda. Dopo aver fatto un excursus sui metodi di misurazione e valutazione d’impatto, offre una loro applicazione, nel caso Spes contra Spem, in cui dimostra la padronanza operativa degli strumenti di misurazione e valutazione;

– È un’ottima integrazione fra approccio teorico ed operativo del tema trattato e dimostra il connubio fra valore economico e sociale nella fattispecie degli enti del Terzo settore. La tesi ha un’ottima sequenzialità logica; i contenuti sono trattati in profondità e l’evidenza delle citazioni concettuali ed i riferimenti agli autori in sequenzialità storica e di apporto scientifico dimostrano un notevole valore di ricerca sedimentata.

Queste argomentazioni hanno portato quindi la commissione a concludere: “La tesi merita di essere premiata per la sua profondità di ricerca e di scientificità”.

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