Il direttore dell’Asst Fatebenefratelli Sacco ha smentito le notizie pubblicate dal Fatto Quotidiano secondo cui ci sarebbe un paziente 1 diverso da quello dichiarato in queste settimane, ovvero il 38enne ricoverato a Codogno e testato il 20 febbraio scorso.
“Il primo paziente lombardo, il ‘paziente 1‘, risultato positivo al Coronavirus è Mattia, il giovane di Codogno. Prima del 20 febbraio non ci sono state altre diagnosi di pazienti risultati positivi in Lombardia – dice De Filippis – La notizia riportata dal quotidiano, ripresa poi da numerose testate on line prende spunto da un articolo scientifico pubblicato dall’Istituto Superiore di Sanità, e riguarda uno studio sulla filogenesi del coronavirus in Italia, mal interpretato dal giornalista, che confonde la conferma della positività fatta dall’ospedale Sacco, il cui laboratorio era in quel momento uno dei tre autorizzati, sul territorio regionale, per il Coronavirus, con il ricovero di un ulteriore paziente, oltre a Mattia, il ‘paziente 1’, in un ospedale di Milano”.
“L’articolo scientifico, senza fare riferimento esplicito al paziente di Codogno evidenzia – spiega ancora De Filippis – che i sintomi del paziente erano iniziati prima del 20 febbraio, ma questo non significa che c’è stato un altro soggetto positivo al virus. Il riferimento, seppure non esplicitato, era al paziente di Codogno, che ha fatto risalire, i sintomi a tale data”.