Le parole del Papa in ricordo di don Malgesini, il sacerdote ucciso a Como

Nel corso della sua udienza del mercoledì, papa Francesco ha ricordato don Roberto Malgesini, il sacerdote ucciso ieri a Como da un senzatetto con problemi psichici.

Le sue parole sono state: “Desidero ricordare in questo momento don Roberto Malgesini, sacerdote della diocesi di Como che ieri mattina è stato ucciso da una persona bisognosa che lui stesso aiutava. Una persona malata di testa”.
“Mi unisco al dolore e alla preghiera dei suoi familiari e della comunità comasca – ha proseguito il Papa – e come ha detto il suo vescovo rendo lode a Dio per la testimonianza, cioè per il martirio di questo testimone della carità verso i più poveri. Preghiamo in silenzio per don Roberto Malgesini e per tutti i preti, suore e laici che lavorano con le persone bisognose e scartate della società”.

Nelle prime ore di ieri, 15 settembre, il sacerdote era appena uscito dalla parrocchia di San Rocco che lo ospitava. Come ogni mattina, era solito portare la colazione ai più bisognosi. A un certo punto del tragitto sarebbe stato avvicinato da un senzatetto straniero che lo ha colpito diverse volte con un coltello lasciandolo in fin di vita. All’arrivo dei soccorsi il medico ha potuto solo constatare il decesso.
Non si conoscono i motivi del gesto ma si è appreso che l’uomo, che si era poi costituito dai Carabinieri, soffriva di disturbi psichici ed era già stato oggetto di due provvedimenti di espulsione mai attuati.
Il quartiere intorno alla chiesa di San Rocco è una zona della città di Como con molte case vecchie e abbandonate e, da tempo, è abitato principalmente da immigrati.

Nella serata di ieri il vescovo di Como Oscar Cantoni aveva presieduto alla recita del Rosario nel Duomo. Nel corso di una lunga omelia, ha lodato l’operato di don Malgesini definendolo “martire della carità” spesso incompreso e lasciato solo a far fronte alla povertà e all’emarginazione.

L’omelia si è conclusa con queste parole: “Don Roberto dia nuovo impulso al nostro Presbiterio e a me stesso per poter ripartire con rinnovata forza d’animo e nuovo slancio pastorale con lo stesso gusto di carità che ha contraddistinto il suo ministero tra noi”.

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