“Pace”. La scritta campeggia sulla facciata di Palazzo Marino per chiedere il cessate il fuoco a Gaza: lo scontro diventa politico.
Una scritta, mille significati, uno scontro. Questo sta succedendo a Palazzo Marino dove il Sindaco ha deciso di mettere la bandiera della pace. I colori arcobaleno campeggiano sulla facciata della struttura. Il motivo è chiedere cessate il fuoco a Gaza. Quello che sta succedendo sul suolo palestinese non lascia indifferente nessuno: manifestazioni sono state fatte nei giorni scorsi per quanto riguarda le richieste di collettivi e gruppi organizzati.
Sulla Striscia di Gaza continuano a morire persone, il punto è proprio questo: tornare a parlare di negoziazione. Lo ha detto anche il Papa riguardo alla situazione ucraina. La stessa cosa deve essere fatta in merito alla questione palestinese, questo si augurano da Palazzo Marino.
“Pace”, la scritta spunta su Palazzo Marino
I propositi però si scontrano con la realtà: non è la prima volta che Milano viene accusata di propaganda anti-israeliana. Prima era successo a causa di Ghali a Sanremo, la cui esibizione era stata presa in considerazione dall’Ambasciata Israeliana a Milano. Questo ha portato il cantautore a dover dimostrare quanto sia importante tornare a parlare di pace a prescindere da schieramenti e bandiere.
Lo stesso, oggi, vorrebbe fare Palazzo Marino, ma non è semplice. Le opposizioni parlano di strumentalizzazione, ma Sala si difende e afferma l’importanza di avere – sotto tutti gli aspetti – un discorso condiviso rispetto al cessate il fuoco. La serenità collettiva deve tornare a essere una priorità secondo il Sindaco, per questo Milano non smette di schierarsi dalla parte della tregua.
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È scontro politico
Anche soltanto attraverso una bandiera, con tutte le conseguenze del caso. Proseguiranno, inoltre, nei prossimi giorni le manifestazioni sul territorio: la città si è fatta trovare pronta. È troppo presto per alzare bandiera bianca, al Duomo preferiscono quelle arcobaleno, con vista su Palazzo Marino.
