L’assessore regionale al welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, ha annunciato che il progetto per l’ospedale da campo a Bergamo non si arresterà. “Non c’è alcun ripensamento sulla realizzazione dell’ospedale da campo di Bergamo che, per la Regione Lombardia rimane una delle priorità nella lotta al coronavirus – dice Gallera – Abbiamo stabilito, in questa fase che la messa in funzione delle strutture sanitarie esterne ai presidi ospedalieri tradizionali sia strettamente connessa al reperimento di medici, infermieri e operatori aggiuntivi, che non possono essere sottratti dalle corsie e dagli altri reparti”.
Secondo quanto affermato da Gallera, lo stesso sta avvenendo in altre città. “Così sta avvenendo per Cremona, dove si sta allestendo un ospedale da campo del tutto autonomo con mezzi e personale americani. Grazie alla donazione della Ong Samaritan’s Pure. Lo slittamento di poche ore dell’avvio della realizzazione dell’ospedale da campo di Bergamo è dovuto proprio alle procedure di arruolamento. E contiamo sull’arrivo di medici e dispositivi dall’estero. In stretta collaborazione con la Croce Rossa”.
Certo l’area di Bergamo è una tra le più colpite. “L’area di Bergamo – ricorda Gallera – sta attraversando un momento di grande pressione e, per questo, stiamo sostenendo con tutte le nostre forze le strutture sanitarie coinvolte. Basti pensare che negli ultimi 3 giorni, grazie al lavoro straordinario dell’unità di crisi, abbiamo trasferito 47 pazienti dagli ospedali della Bergamasca in altre strutture lombarde. Di questi, solo nella giornata di mercoledì 18 marzo siamo riusciti a trasportare 20 pazienti su un totale di 38 a livello regionale (più del 50 per cento)”.