La vittoria di Lamont Marcell Jacobs nella gara dei 100 metri a Tokyo è stata una grande vittoria e un record per lo sport italiano e anche lombardo.
I record, in realtà sono stati due: il primo è il suo tempo in gara – 9 secondi e 84 – , il secondo è legato al fatto di essere il primo italiano a raggiungere una finale olimpica in questa specialità.
L’atleta, classe 1994, è nato a El Paso in California ma è cresciuto in Italia praticando diversi sport, dal basket al calcio fino ad approdare all’atletica frequentando la pista di Desenzano del Garda.
Il suo sogno, va da sé, era l’oro olimpico. Il suo modello era Pietro Mennea, detentore del record dei 100 metri piani dal 1972 al 1984. Il suo record di 10″01 è stato battuto nel 2018 da un altro italiano, l’atleta Filippo Tortu.
Le sue prime parole dopo la gara sono state: “Non avevo nulla da perdere, e poi quando ho visto Gimbo vincere l’oro pochi minuti prima mi sono gasato di brutto. Ho detto ‘Perché non posso farcela anche io?’, e allora ho iniziato a correre, correre più veloce che potevo. E adesso sono qui. E sono la persona più felice del mondo”.
Jacobs ha dedicato la vittoria al nonno, scomparso di recente, e alla sua famiglia composta dalla moglie e dai suoi tre bambini.
Subito dopo la vittoria, costata anni di allenamento e sacrifici, la mamma Viviana ha detto: “Marcel non ha avuto una vita facile. Anzi, posso dire che la sua è stata una vita di grande sacrificio. È nato quando io avevo 18 anni e il padre 20, poi è vissuto e cresciuto senza padre, che se n’è andato via. Gli ho fatto io da papà e mamma. Ha superato tante difficoltà e ora si merita tutto”.
Un altro momento meche resterà nella storia dello sport è stato poi l’abbraccio subito dopo il traguardo con Gianmarco Tamberi, capitano della nazionale di atletica, che aveva vinto l’oro pochi minuti prima nel salto in alto.
La vittoria di Jacobs ha provocato una ridda di reazioni. Da quella entusiasta del governatore Fontana: “La domenica della vita! Un salto e uno scatto che portano l’Italia sul tetto del mondo! Gianmarco Tamberi vola nel cielo giapponese e Marcell Jacobs è il razzo di Tokyo: due medaglie d’oro più che fantastiche! Grazie ragazzi” a quella del sindaco di Desenzano, Guido Malinverno: “Una prova straordinaria – ha commentato il – che rimarrà nella storia e rende orgoglioso tutto il popolo bresciano”.
Per festeggiare un risultato così straordinario il Belvedere di Palazzo Lombardia è stato illuminato di azzurro.