Morte Imane Fadil, possibile intossicazione da metalli

La Procura di Milano starebbe indagando per una possibile intossicazione da metalli riguardo alle cause non ancora chiarite della morte di Imane Fadil, la 34enne marocchina ritenuta una delle testimoni chiave del processo Ruby-ter sulle presunte “cene eleganti” di Arcore che avevano visto coinvolto anche l’ex presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. La 34enne è morta a inizio marzo dopo essere stata ricoverata circa un mese prima all’ospedale di Rozzano.

Dopo numerosi accertamenti sarebbero state rintracciate dosi di cadmio e antimonio più alte della norma tra urine e sangue, ma resta da capire se si tratta di un’assunzione volontaria o meno. Le ipotesi in piedi restano quelle dell’avvelenamento così come della morte naturale per malattia. Solo al termine delle analisi, il corpo verrà restituito alla famiglia, che subito dopo la morte della ragazza ha chiesto giustizia riguardo al suo caso.

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