Come diretta conclusione dell’indagine coordinata dal pm Giovanni Polizzi e dal procuratore aggiunto Maurizio Romanelli, il primario Chirurgia Generale dell’Ospedale di Magenta, Giuliano Sarro, è agli arresti domiciliari con le accuse di turbativa d’asta e corruzione.
I fatti risalgono al 2019 quando l’ospedale dove lavora bandisce una gara per l’acquisto di strumentazione e relativi materiali di consumo. Se la aggiudica l’azienda olandese Applied Medical Distribution Europe Bv.
Ma:
– il figlio di Sarro lavora proprio in quella ditta;
– Sarro ha redatto la relazione tecnica che assegna la commessa pur essendo in palese conflitto di interessi. Appare quindi chiaro, secondo i magistrati, l’intento di blindare la gara a scapito degli altri partecipanti;
– Il primario ha partecipato anche alla stesura del capitolato di gara che fissa i dettagli che l’offerta avrebbe dovuto contenere;
A conferma delle accuse ci sono poi diverse intercettazioni telefoniche.
Nell’ordinanza di custodia, a firma del gip Livio Cristofano, si ravvisano altri comportamenti scorretti, sempre a carico di Sarro.
Tra questi un “favore” fatto alla fidanzata del figlio, laureanda in Nutrizione, per ottenere una borsa di studio nell’Unità Operativa di Oncologia dell’Ospedale di Magenta.
Un altro favore fatto alla fidanzata di un altro figlio per ottenere il posto di receptionist sempre all’interno dell’ospedale. In questo specifico caso, la mansione richiedeva una formazione nel settore sanitario, cosa che la ragazza non aveva essendo diplomata all’istituto turistico. Ebbene, Sarro, sempre secondo i magistrati, aveva tutte le intenzioni di falsificare il curriculum per favorirne l’assunzione.