Lombardia Film: agli arresti l’imprenditore Francesco Barachetti

La Guardia di Finanza di Milano ha arrestato, disponendo i domiciliari, Francesco Barachetti, imprenditore bergamasco nel settore dell’impiantistica edile e sanitaria.

Il provvedimento è maturato nell’ambito dell’inchiesta che coinvolge la Lombardia Film Commission per l’acquisto di un capannone a Cormano.
Per la stessa inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Eugenio Fusco e dal pm Stefano Civardi sono già finiti ai domiciliari i due commercialisti vicini alla Lega Andrea Manzoni e Alberto Di Rubba, e un altro commercialista Michele Scillieri, nel cui studio era stata domiciliata la lista “Per Salvini Premier”.

Barachetti, il cui ruolo nella vicenda non è ancora stato chiarito, è accusato di peculato ed emissione di fatture false. Due reati facilmente reiterabili secondo i pm. Da qui la decisione dell’arresto.
L’uomo, inoltre, risulta beneficiario di una quota di quegli 800 mila euro pari a 390 mila per presunte ristrutturazioni dell’immobile. Avrebbe, inoltre, usato 45 mila euro per acquistare rubli russi poi impiegati in un’operazione immobiliare a San Pietroburgo.

Inoltre, il nome di Barachetti compare in numerose Sos – Segnalazioni di operazioni sospette – inviate dall’Antiriciclaggio di Banca d’Italia all’attenzione dei magistrati titolari dell’inchiesta. In queste note si segnalano movimentazioni di denaro in suo favore per oltre due milioni di euro negli ultimi anni dai conti della Lega. Denaro che poi veniva bonificato su conti russi per poi rientrare in Italia in società di esponenti riconducibili alla galassia leghista.

In una nota del Gip gip di Milano Giulio Fanales si legge: “l’indagato “è in grado di rapportarsi alla pari con esponenti del mondo delle professioni che vantano entrature politiche di prim’ordine, tanto da avanzare nei loro confronti, mediante minaccia, pretese sempre crescenti in merito alla spartizione del profitto illecito”.

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