Lombardia: il coronavirus circolava già a dicembre 2019

Il coronavirus circolava in Lombardia almeno dal mese di dicembre del 2019.

È questa la conclusione di uno studio realizzato dall’università Statale di Milano e pubblicato sulla rivista “Emerging Infectious Diseases”.
Il lavoro è stato firmato dal Laboratorio subnazionale accreditato Oms per la sorveglianza di morbillo e rosolia.

I ricercatori hanno effettuato un viaggio all’indietro nel tempo prendendo in esame l’attività di monitoraggio sulle malattie infantili più diffuse, morbillo e rosolia, nel periodo settembre-dicembre 2019.
Si sono così imbattuti nel tampone effettuato a un bambino che rivelava la presenza di quello che sarebbe poi diventato il coronavirus.

La Lombardia, inoltre, è stata una delle poche regioni che ha visto un aumento dei casi di sindrome di Kawasaki che presenta nella sintomatologia manifestazioni cutanee spesso comuni ad altre infezioni virali come il morbillo. Il virus, quindi, circolava ben prima del paziente 1 di Codogno così come ha confermato il ritrovamento nelle acque reflue di Milano avvenuto, anche in questo caso, nel mese di dicembre dello scorso anno.

Questa presenza silente, secondo gli esperti che hanno condotto lo studio, servirebbe a spiegare l’impatto devastante e il rapido decorso della prima ondata di Covid-19, specie nella nostra Regione.

“Un sistema di sorveglianza virologica sensibile e di qualità – ha affermato Antonella Amendola, responsabile dell’attività di sorveglianza del morbillo nel laboratorio MoRoNET, la rete di monitoraggio morbillo-rosolia – è uno strumento fondamentale per identificare tempestivamente i patogeni emergenti e per monitorare l’evolversi dei focolai in una popolazione.

I risultati dello studio forniscono indicazioni sui futuri sforzi da mettere in atto per il controllo delle malattie infettive e sulla necessità di implementare la sorveglianza virologica a livello territoriale come strategia prioritaria per un’adeguata risposta alle emergenze pandemiche”.

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