Nella giornata di ieri, un operaio di 51 anni ha perso la vita, per un incidente sul lavoro, in un cantiere edile di Bodio Lomnago, comune a sud del lago di Varese.
L’uomo stava lavorando alla posa del calcestruzzo quando è stato travolto dal braccio della betopompa che spargeva il materiale rimanendo schiacciato. Dura la risposta del sindacato all’ennesima morte bianca:
“Soltanto negli ultimi 6 giorni, weekend compreso – si legge in una nota – , nella nostra provincia si sono verificati ben 5 infortuni gravi più quello mortale di martedì. In due occasioni sono stati coinvolti lavoratori nei cantieri. E’ forte la preoccupazione nel vedere che alla ripresa del settore corrisponda un aumento esponenziale di incidenti gravi e mortali”.
“Molti di questi incidenti – si legge ancora – sono ascrivibili alle consuete dinamiche appalto subappalto: un indicatore preoccupante di come l’organizzazione del lavoro in nome dell’aumento della produttività e della riduzione dei costi agisca in maniera drammatica sulla vita dei lavoratori”.
A dare conferma di questo quadro preoccupante sono, ancora una volta, i numeri: quello di ieri è il terzo infortunio mortale in provincia di Varese dall’inizio dell’anno; da gennaio a fine ottobre 2021 gli incidenti mortali sul lavoro, in tutta Italia, sono stati 1.017.
