Il Corriere della Sera racconta l’Odissea vissuta da Ida Elvira Gattuso, sorella di Gennaro, minacciata dalla criminalità organizzata.
Una vita a lottare in campo per poi ritrovarsi nell’occhio del ciclone fuori. Gennaro Gattuso, attuale tecnico dell’Olympique Marsiglia, finisce al centro di un’Odissea mediatica non indifferente. La sorella Ida Elvira Gattuso nelle mani della criminalità organizzata: la ‘Ndrangheta, nello specifico, aveva messo gli occhi su un impianto fotovoltaico per cui la famiglia Gattuso aveva ottenuto ben 80mila euro di finanziamenti.
Un tesoretto importante su cui volevano mettere le mani ricattando la donna in varie forme. Le peggiori da ottobre a dicembre scorso quando, per due volte, hanno dato fuoco alla macchina della signora. Gennaro Gattuso, a quel punto, si trova a un bivio. Intervenire: in che modo? Con quali rischi?
Gattuso, la sorella “ostaggio” della ‘Ndrangheta
Allora incontra, tramite un intermediario, chi ha fatto questa mattanza. L’accordo è chiaro. Una prima parte della cifra per calmare gli animi, poi il resto a cose fatte. Significava spartire gli utili del progetto. Una situazione limite che le autorità hanno arginato, ma Gattuso ha dato ugualmente loro qualcosa per tutelarsi.
Si parla di 3mila euro la prima volta e 5mila la seconda. In carcere, con l’accusa di associazione a delinquere, Aldo Abbruzzese e non solo. Oltre al 51enne, dietro le sbarre anche Mustapha Hamil che di anni ne ha 43. Residente a Schiavonea. La sorella del tecnico di Ligue1 sembra essere finalmente rincuorata. “Non riuscivo a dormire la notte – ha raccontato al Corriere della Sera – una storia che sembrava essere senza fine”. Invece un epilogo c’è stato.
Ricatto da 80mila euro
Ora Gattuso può guardare avanti con tranquillità. Archiviata anche questa pagina amara nella propria carriera: il campo dirà il resto. L’ex centrocampista – così come la sua famiglia – non ha mai abbassato la testa. Fiducia nella Giustizia, paura e lucidità. Un ossimoro che si è rivelato vincente.
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In attesa di ulteriori aggiornamenti, il caso rimane agli atti e Gattuso, insieme a sua sorella, tira un sospiro di sollievo. Da acclamato a braccato, il passo è breve. Così come le reazioni: se la sorella non dormiva la notte, Gennaro Gattuso è rimasto vigile e tranquillo. Senza strafare, ma cercando di capire un epilogo necessario grazie alla collaborazione di tutti. Sorella inclusa.