Imane Fadil, i familiari si oppongono all’archiviazione

I familiari di Imane Fadil si sono opposti alla richiesta di archiviazione della Procura di Milano riguardo alla morte della giovane, testimone del processo Ruby Ter, avvenuta lo scorso 1° marzo alla clinica Humanitas di Rozzano dopo un ricovero durato un mese. La Procura ha chiesto l’archiviazione dopo che l’autopsia ha riscontrato una morte per cause naturali, ma i familiari si sono opposti perché i pm, scrivono i legali della difesa, “non analizzano l’elemento ritardo della diagnosi in relazione alla possibilità di un’efficace cura della malattia che ha causato la morte della paziente”.

Inoltre l’analisi svolta dal medico legale della famiglia “evidenzia che un’anticipata disponibilità del dato di istologia midollare avrebbe consentito, qualora correttamente interpretato, l’avvio dell’opportuna terapia immunosoppressiva in una fase ancora lontana da una condizione clinica di vero e proprio end stage”.

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