Nel corso dell’ultima conferenza stampa convocata insieme all’Istituto Superiore di Sanità, Giovanni Rezza direttore generale della prevenzione del ministero della Salute, ha espresso il suo punto di vista sulla situazione attuale e futura della pandemia.
Riguardo alle restrizioni delle imminenti feste, ha detto: “Tutelare le persone anziane, questo è l’appello che mi sento di fare ai cittadini […]. Limitare il numero di persone è particolarmente importante, sembrerebbe una cosa banale ma più aumenta il numero di aggregazione maggiore è il rischio”.
Questi provvedimenti, ha poi spiegato, sono importanti per fare in modo che l’indice di contagiosità, il così detto RT, si mantenga stabilmente sotto il valore di 1 anche se in alcune regioni come il Veneto e il Molise sembra mostrare segni di risalita.
L’epidemia, insomma, si sarebbe stabilizzata anche se in molte regioni l’occupazioni di posti letto in terapia intensiva desta ancora preoccupazione.
In merito alla variante inglese del virus, Rezza ha detto di aver partecipato a una riunione dell’Oms per fare il punto sulla situazione. Al momento si conoscono due varianti. Quella inglese, appunto e un’altra sudafricana.
Non si hanno notizie di un peggioramento nella gravità dell’infezione ma solo su una maggiore contagiosità che si attesta sul 70%.
Questo quadro non dovrebbe però interferire sull’efficacia del vaccino già in viaggio in Europa per raggiungere i singoli paesi. Ulteriori studi sono comunque in corso per sgombrare il campo da dubbi.
Sulla riapertura delle scuole, invece, Rezza pensa che questa volta si stia lavorando per una ripresa in sicurezza. Il problema in questo caso, non sono tanto i contagi dentro agli istituti quanto quelli sui mezzi di trasporto e nelle attività extra-scolastiche.
Anche sul contagio dei giovani non si hanno dati certi dal momento che nella maggior parte dei casi si tratta di soggetti asintomatici.