“Ghe n’è minga de ruera”, il progetto per distribuire le eccedenze

Il nome del progetto è in dialetto milanese: “Ghe n’è mingha de ruera”, da un’espressione milanese secondo cui “non si butta via niente”. Si tratta di un network tra aziende, associazioni, organizzazioni non profit, botteghe, con l’obiettivo di raccogliere e distribuire le eccedenze di giornata a chi ne ha necessita. Il tutto grazie a una mappatura realizzata dal Ciessevi (Centro per il servizi al volontariato città metropolitana), di tutte le realtà che si occupano di supportare i meno abbienti.

“Cerchiamo di raccogliere esperienze e storie di cittadinanza attiva, virtuosa e solidale in un network di scambio di prassi e di apprendimenti reciproci nel solco dei 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile dell’Agenda Onu 2030”, dice Ivan Nissoli, presidente Ciessevi Milano, a Repubblica. Nissoli è infattil coordinatore del progetto, realizzato con il Milan Center for food law and policy.

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