Gazebo del Movimento5Stelle distrutto alla Darsena

Nel pomeriggio di ieri, un gruppo di persone che si identificano nel movimento “No pass”, contrario al passaporto vaccinale e ai vaccini, si è riunito intorno a un gazebo del Movimento 5Stelle presente alla Darsena per la campagna elettorale per poi distruggere la struttura al grido di “traditori” e “vergogna”.

L’intervento di agenti in borghese, presenti sul posto, ha evitato che ai danni si sommasse anche l’aggressione ai militanti presenti. Sull’episodio indaga la Digos mentre è stata aperta un’inchiesta coordinata dal capo del Pool antiterrorismo della Procura Alberto Nobili.

Al momento risultano 8 indagati, tutti cittadini italiani, per i reati di danneggiamento, manifestazione non autorizzata e attentato contro i diritti politici. Due le persone denunciate, un uomo di 46 anni con una lunga lista di reati tra i quali figura anche un foglio di via del comune di Lecco, e una donna di 34 anni.
Le altre 6 persone coinvolte, di età compresa tra 50 e 62 anni, dovranno anche rispondere della violazione dell’art. 18 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza per avere, di fatto, organizzato una manifestazione senza l’autorizzazione della Questura.

La condanna del gesto e la solidarietà alle vittime dell’aggressione sono arrivate da tutte le forze politiche a cominciare dal Movimento stesso con il ministro Di Maio che ha detto: “Gli episodi di ieri a Milano vanno condannati fermamente. Sono stati momenti di tensione e paura, è doveroso che tutte le forze politiche prendano le distanze da questa vile aggressione”. Dello stesso tenore l’intervento del leader Giuseppe Conte che ha parlato di un “gesto gravissimo, profondamente antidemocratico”.

Solidarietà è arrivata anche dagli altri due candidati in corsa per la poltrona di sindaco. Luca Bernardo ha infatti affidato a Twitter la seguente riflessione: “Le opinioni diverse vanno contrastate con rispetto delle regole e della libertà democratica. Totale solidarietà a Layla Pavone e al Movimento 5 stelle”.
”Esprimo la solidarietà mia e di tutta Milano agli attivisti del M5S che sono stati aggrediti – ha scritto il sindaco Sala – . Il diritto di manifestazione dei no-vax, di cui, come ho detto più volte, non condivido le tesi, deve coincidere con il loro rispetto nei confronti di chi la pensa diversamente”.

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