Piazza gremita e folla calorosa per dare l’ultimo saluto a Gualtiero Marchesi. Un lungo applauso ha accolto la sua bara, sugli scalini della chiesa di Santa Maria del Suffragio a Milano, portata dal genero Enrico Dandolo e dai nipoti Guglielmo, Bartolomeo e Michelangelo.
Numerose le persone che hanno presieduto alla funzione funebre, soprattutto tanti chef e colleghi come Ezio Santin, Davide Oldani, Claudio Sadler, Iginio Massari, Pietro Leemann, Nadia Santini, Ernst Knam, Massimo Bottura, Antonino Cannavacciuolo e altri grandi maestri.
Di fianco all’altare i gonfaloni di Comune, Città Metropolitana e Regione, un collage nel quale Marchesi è stato fotografato circondato dai suoi piatti più famosi, e una statuetta in cartapesta che raffigura il cuoco mentre suona il violino con la forchetta.
A celebrare la messa don Gino Rigoldi, amico della famiglia, il quale lo ha ricordato per le sue passioni: arte, musica e cucina. All’ingresso della bara è stato esposto un cartello: “Adesso sei tra le vere stelle”. Probabilmente un riferimento riguardante la polemica sul suo rifiuto di ricevere i voti delle guide gastronomiche.
Durante la funzione le figlie e i nipoti hanno suonato dei brani di musica classica e lo hanno ricordato con elogi e ringraziamenti.
La salma è stata tumulata a San Zenone Po, in provincia di Pavia, nella tomba di famiglia.