Formigoni, due ore al giorno di libertà dai domiciliari per il volontariato

Due ore al giorno di libertà, al mattino, per andare a fare volontariato all’istituto religioso Piccolo Cottolengo Don Orione insieme ad anziani e disabili. Roberto Formigoni sta vivendo le prime ore dopo la scarcerazione avvenuta nel primo pomeriggio di lunedì. Cinque mesi dopo l’ingresso nel carcere di Bollate, oggi la sua casa è quella di un amico (Walter Maffenini, docente di statistica alla Bicocca) che lo ospita e dal quale appartamento potrà uscire solo per una piccola finestra concessa dai giudici, almeno fino a quando non finirà di scontare la pena per corruzione comminata dai giudici al termine del processo Maugeri – San Raffaele.

L’ex presidente della Regione non può concedere interviste, ma secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, avrebbe confidato all’amico che lo ospita di aver “accettato e rispettato la sentenza”, pur essendo convinto di “non aver mai compiuto reati”. “Mi ha aiutato la fede e l’educazione a guardare gli altri negli occhi”, avrebbe confidato all’amico.

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